Il rastrello è un attrezzo molto utile per fare orto, insieme alla zappa e alla vanga è uno degli strumenti considerati fondamentali. Le sue funzioni principali sono due: si usa sia per raccogliere l’erba e per livellare il terreno.

Rastrellare il suolo è una delle operazioni più antiche dell’agricoltura, è importante per preparare il letto di semina prima di iniziare una coltivazione.

rastrello per orto

Scopriamo quando usare il rastrello e come scegliere l’attrezzo più adatto alle nostre esigenze.

Quando usare il rastrello

Il rastrello è un attrezzo dalle molte funzioni.

  • Rastrellare erba o foglie.
  • Spostare paglia.
  • Rivoltare il cumulo del compost.
  • Livellare il terreno, preparandolo per la semina o per il trapianto.
  • Incorporare il concime.
  • Interrare semi, nella semina a spaglio.
  • Togliere dalla terra lavorata radici di erba infestante oppure sassi, ripulendo il terreno da coltivare.

Tipi di rastrello

A seconda dell’uso che vogliamo farne si possono scegliere tipi di rastrello differenti, che variano per numero di denti, misure e materiali.

Per preparare il letto di semina serve un rastrello in metallo, con denti ravvicinati, mentre un attrezzo più leggero e con denti più lunghi e più larghi è più indicato per pulire il prato, raccogliere erba falciata o foglie, a questo proposito si usano spesso rastrelli in plastica, ma anche in legno.

Rastrello in ferro

Quando bisogna muovere il terreno, ad esempio per livellarlo e preparare il letto di semina, serve un rastrello pesante e resistente. Questo rastrello sposta piccoli cumuli di terra, riempie buche e con i denti si trova a rompere zolle, tirare fuori sassi e radici.

Per le lavorazioni del suolo solitamente si scelgono quindi denti di ferro, che non siano troppo lunghi. I denti dovrebbero essere anche piuttosto ravvicinati.

Questo tipo di attrezzo è comodo per pareggiare  dossi o buche del suolo, il peso tiene un buon contatto con la terra e i denti fitti creano un piano perfetto per la semina, fine e regolare. Il manico in questo caso può non esser troppo lungo, visto che il lavoro è abbastanza faticoso e non ci si spinge troppo lontano. Questo genere di rastrello è molto utile anche durante la semina a spaglio per interrare leggermente la semente e rivoltare il compostaggio.

Rastrello da erba

Il rastrello che si usa per radunare l’erba di sfalcio, foglie cadute o spostare la paglia solitamente ha denti lunghi, abbastanza distanti tra loro e un manico lungo. Per lavorare più velocemente è buona cosa sceglierlo abbastanza largo. Generalmente il manico viene realizzato in legno, mentre i denti si possono fare in plastica, ma anche in legno, per usare materiali meno inquinanti.

Dovendo raccogliere solo erba o foglie è importante che sia un attrezzo leggero, anche a scapito della resistenza, visto che si confronta con materiale leggero. Per lo stesso motivo i denti possono essere più lunghi del rastrello per il suolo, questo permette di lavorare più rapidamente.

Se i denti sono troppo vicini il rastrello si impiglia tra gli steli dell’erba e sarebbe quindi poco funzionale.

Lunghezza del manico

La lunghezza del manico determina l’ergonomia dell’attrezzo, visto che se un manico è troppo corto costringe a lavorare con la schiena inutilmente piegata. Generalmente il rastrello di ferro ha un manico abbastanza corto, visto che si usa su un’area ravvicinata, mentre il rastrello da erba può avere un manico più lungo che ci consente di raccogliere su un’area un poco più ampia.

Il manico è bene che sia in tutti i casi in legno, materiale ecosostenibile e pratico, attutisce le vibrazioni e non si scalda d’estate o raffredda d’inverno come succede invece al metallo.

Articolo di Matteo Cereda

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