Tra le varie piante da orto il finocchio non è la più semplice da coltivare: ottenere un raccolto non è un problema ma spesso capita di avere finocchi di dimensione poco soddisfacente.

Abbiamo già spiegato come coltivare il finocchio, ora andiamo a evidenziare più nello specifico 5 punti molto importanti da curare se vogliamo ottenere ortaggi di buona pezzatura.

grumolo finocchio

Il finocchio si coltiva per raccogliere il grumolo, che è la parte bianca alla base della pianta, un insieme di guaine fogliari sovrapposte. Proviamo a capire cosa può darci finocchi di maggior dimensione.

La scelta della varietà

La dimensione del grumolo dipende in buona misura dalla varietà di finocchio che piantiamo. Erroneamente si parla di finocchi maschi più grandi e finocchi femmina dal grumolo piatto, in realtà non è una questione di sesso ma di varietà.

Per questo è importante fare attenzione nella scelta della semente.

Da tenere conto in particolare l’aspetto stagionale: il finocchio (foenicum vulgare) è molto sensibile al clima. Alcune cultivar si adattano meglio a un raccolto autunnale (come finocchio romanesco, montebianco), mentre altre sono adatte anche alla coltivazione primaverile (finocchio perfezione).

Tra le varietà di foenicum vulgare ci sono anche cultivar che non formano nessun grumolo, è il caso del finocchietto selvatico, che possiamo comunque piantare come aromatica perenne, per ottenere foglie e semi molto saporiti.

Terreno e concimazione

Come in ogni coltivazione il suolo è fondamentale, a maggior ragione nel caso del finocchio, dove il grumolo si forma proprio a livello del terreno.

Idealmente servirebbe un suolo di medio impasto, ma con lavorazioni e concimazioni possiamo migliorare il nostro suolo e ottenere buoni risultati anche in terreni non perfetti. Abbiamo bisogno di una terra sciolta, che non sia ostacolo all’ingrossarsi dell’ortaggio e che non crei ristagni di acqua.

Possiamo fare una vangatura profonda, possibilmente senza rigirare il terreno e magari usando una grelinette, poi zappettare lo strato più superficiale rompendo le zolle. Rialzare il letto di semina creando una baulatura si rivela un’ottima scelta per terreni pesanti.

Per migliorare il suolo è importante la presenza di sostanza organica, che oltre a fornire sostanze nutritive aiuta a mantenere il terreno soffice.

La concimazione è un altro accorgimento preparatorio fondamentale, visto che i finocchi richiedono un terreno ricco e una buona presenza di azoto stimola la produzione vegetativa e anche l’ingrossarsi del grumolo. Possiamo impiegare concimi tradizionali, come letame, compost, stallatico pelletato, ma esistono anche interessanti fertilizzanti ad azione biostimolante.

Il concime Solabiol con Natural Booster contiene una molecola totalmente naturale che stimola lo sviluppo delle radici, per cui oltre a nutrire la pianta la rende decisamente più efficiente nel reperire risorse. Sono stati fatti test di campo proprio sui finocchi che mostrano come il biostimolante Solabiol permette di ottenere risultati interessanti in termini di pezzatura del grumolo.

Approfondimento: Natural Booster
finocchi dimensioni

Esperimento comparativo effettuato da Solabiol: a sinistra finocchio non trattato, a destra finocchio in terreno fertilizzato con concime Solabiol con Natural Booster prima del trapianto.

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Distanze tra le piante

La distanza tra una pianta e l’altra è un fattore molto importante: non dobbiamo piantare finocchi troppo vicini perché andrebbero a competere per le risorse e per lo spazio, col risultato di ottenere ortaggi piccoli. Teniamo 30 cm tra una pianta e l’altra e 50-60 cm tra le file.

Irrigazione

Il finocchio è una pianta che vuole un suolo abbastanza umido, che non arrivi mai a essere asciutto, anche se teme il ristagno dell’acqua in eccesso. Per questo un’irrigazione costante è importante per ottenere buoni risultati. Una carenza d’acqua eccessiva porta uno stress che provoca la fioritura anticipata della pianta di finocchio, rovinando il raccolto.

Il miglior metodo è approntare un impianto a goccia temporizzato, che ci consenta di programmare un apporto d’acqua graduale e localizzato.
Il bisogno di suolo umido non è solo relativo alla necessità d’acqua, molti terreni induriscono eccessivamente in condizioni di aridità e formano una crosta superficiale che limita l’ossigenazione.

Nel parlare di irrigazione è importante sottolineare ancora una volta l’importanza della presenza di sostanza organica nel terreno: aumenta la capacità di ritenzione idrica del suolo, che resta umido più a lungo. Molto utile anche l’impiego di biostimolanti, come il già citato Natural Booster, che vanno a potenziare l’apparato radicale, rendendo la pianta maggiormente autonoma nel reperire acqua più in profondità.

Rincalzare i finocchi o pacciamare

Rincalzare può risultare utile per favorire l’ingrossamento del grumolo. Si tratta di un lavoro molto semplice, che consiste nello spostare terra alla base del finocchio. Coprendo la parte basale si evita la fotosintesi, per cui si aumenta la parte bianca del finocchio.

Questa operazione smuove il suolo, ossigenandolo e decompattandolo, può risultare positiva anche per questo.

Il rincalzo si esegue mentre il grumolo ingrossa, possiamo farlo ogni 2-3 settimane.

Da specificare che non è indispensabile rincalzare, in determinate condizioni di terreno bagnato riportare terra può anche favorire patologie. Una buona tecnica alternativa è un’abbondante pacciamatura, per cui si copre il terreno durante tutta la coltivazione e si rinuncia al rincalzo.

Come coltivare finocchi

Articolo di Matteo Cereda

concimazione solabiol

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