In agricoltura biologica le malattie fungine si possono prevenire e contrastare usando vari trattamenti di origine naturale. I due anticrittogamici più utilizzati, anche storicamente, sono rame e zolfo.

I var rimedi naturali difficilmente possono guarire le parti di pianta affette dai patogeni, ma sono un’ottima forma di contrasto e prevenzione. Se si riesce a bloccare l’avanzata di muffe e funghi si possono riportare in salute le piante di orto e frutteto.

Accanto ai fungicidi veri e propri ci sono anche rimedi naturali più blandi, ma interessanti perché si tratta di metodi che inquinano poco o nulla, che non hanno una tossicità vera e propria e che spesso sono anche “fai da te” economici. Ad esempio il decotto di equiseto e il bicarbonato di sodio. Alcuni sono definiti corroboranti, perché agiscono mediante potenziamento delle difese naturali della pianta.

Prima di effettuare trattamenti contro le malattie fungine è bene informarsi su controindicazioni e dosaggi dei vari prodotti e decidere un fungicida che non abbia conseguenze sull’ambiente. Anche rame e zolfo, per quanto biologici, non sono esenti da tossicità e vanno limitati.

Il rame

Il rame è il fungicida più utilizzato in agricoltura biologica, si può impiegare in varie forme ed è un prodotto dall’effetto blando rispetto a molti prodotti chimici ma ha il vantaggio di avere uno spettro molto ampio e può coprire piante e ortaggi da moltissime malattie funginee. Le patologie per cui trattare col rame sono numerose (ad esempio peronospora, fusarium, septoria, alternaria,.. ) e questa ampiezza di azione rendono i trattamenti rameici particolarmente graditi a chi non è molto esperto e non sa diagnosticare con certezza il problema.

verderame

Tuttavia l’uso del rame comporta anche delle controindicazioni, che è importante conoscere e che potete approfondire nell’articolo sui rischi del rame.

Come per tutti i trattamenti è fondamentale rispettare il tempo di carenza indicato sulla confezione, si tratta del periodo da lasciar passare dal momento del trattamento a quello della raccolta e del consumo dell’ortaggio. l periodo di carenza del rame varia a seconda del formulato che si impiega, in genere è compreso dai tre giorni (rame tribasico) ai 20 giorni di carenza dell’ossido di rame. Essendo un prodotto anticrittogamico non sistemico si può anticipare i tempi di consumo abbreviando la carenza se si lava bene la verdura.

Un prodotto molto usato in agricoltura biologica è la poltiglia bordolese, realizzata associando calce e rame (100 litri di acqua, 200 grammi di solfato di rame e 2 kg di calce). Il rame è un prodotto che si usa soprattutto a scopo preventivo con trattamenti volti a scongiurare il diffondersi di malattie crittogamiche, muffe e funghi.

Lo zolfo

Lo zolfo è l’altro anti crittogamico per eccellenza che si usa nell’agricoltura biologica e combatte prevalentemente l’oidio (o mal bianco), caratteristico soprattutto di zucchine e rosacee. I trattamenti di zolfo sono preventivi, si fanno soprattutto nei periodi caldo umidi (mese di maggio, inizio di agosto).

Il trattamento con lo zolfo deve essere effettuato nei momenti più freschi della giornata, per evitare di provocare delle scottature alle piante, e occorre osservare un periodo di carenza di una settimana.

trattamento insetticida

Bicarbonato di potassio

Tra i fungicidi biologici il bicarbonato di potassio è particolarmente interessante perché non ha impatto ambientale e può essere un’ottima alternativa allo zolfo. Anche perché nei trattamenti è sempre una buona norma variare i prodotti e non utilizzare sempre gli stessi, per evitare che i patogeni sviluppino una resistenza.

Altri metodi contro i funghi

Prevenire è meglio che curare: in un orto biologico si possono evitare malattie fungine in molti modi, il primo e più importante sta nella prevenzione, che si pratica con una buona coltivazione, prestando particolare attenzione alla lavorazione del terreno. Anche la rotazione colturale e la cura nelle irrigazioni possono scongiurare buona parte delle patologie delle piante.

Decotto di equiseto

L’equiseto è una pianta ad alto contenuto di silicio, che ha un’azione rinforzante sulle difese delle piante dai funghi. Trattamenti con decotto o macerato di equiseto possono aiutare a prevenire le patologie e sono quindi un’ottima soluzione naturale per la difesa dalle malattie crittogamiche, potete leggere un buon approfondimento su come autoprodurre e utilizzare il decotto di equiseto.

Bicarbonato di sodio

Il bicarbonato è un buon fungicida, che è in grado di ostacolare le spore con un effetto simile a quello del bicarbonato di potassio (sarebbe da preferire quest’ultimo, ma il bicarbonato di sodio è comunemente reperibile in cucina).

Si tratta di un rimedio fai da te molto utile contro il mal bianco, per cui si può usare al posto dello zolfo, anche se ha una durata inferiore. Scopriamo metodo d’uso e dosi nell’articolo dedicato al bicarbonato come fungicida.

Funghi antagonisti

Ci sono funghi buoni come Ampelomyces quisqualis e Tricoderma che si possono impiegare per ostacolare la diffusione dei patogeni, rappresentano trattamenti totalmente ecologici che possono dare ottimi risultati.

Approfondisci: funghi antagonisti per la difesa biologica.

Propoli

Altra sostanza 100% naturale che ha effetto di contrastare la diffusione dei patogeni senza alcun danno all’ambiente è la propoli. Fare dei trattamenti alle piante di orto e frutteto con questa straordinaria sostanza resinosa prodotta dalle api può essere un buon metodo preventivo delle malattie crittogame e ha vari effetti positivi. Approfondimento nell’articolo dedicato a come usare la propoli in agricoltura.

Olio essenziale di arancio dolce

Altra sostanza completamente naturale che agisce bloccando i patogeni fungini è l’olio essenziale di arancio dolce. Interessante da utilizzare per provare a diminuire o a evitare la prevenzione basata sul rame. L’abbiamo approfondito nell’articolo sull’olio di arancio dolce.

La lecitina di soia

La lecitina rientra sempre tra i corroboranti, può essere impiegata quindi nella prevenzione delle patologie fungine. Apprfondimento: lecitina di soia, uso agricolo.

Elicitori

Gli elicitori sono corroboranti molto particolari, perché agiscono con lo scopo specifico di stimolare le difese immunitarie delle piante, possiamo praticamente definirli dei vaccini per l’organismo vegetale. Un prodotto molto interessante a questo proposito è ibisco.

Consigli di lettura

Un consiglio di lettura per approfondire l’argomento e scoprire di più su metodi biologici per contrastare le malattie funginee:

Articolo di Matteo Cereda

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