Il basilico è una delle piante aromatiche più coltivate e più utilizzate in cucina. Si tratta di una specie annuale, a differenza di altri aromi come salvia e rosmarino, che patisce molto l’eccessiva umidità e in casi di ristagno idrico può essere soggetta a diverse malattie di natura funginea.

Se annerisce il gambo della pianta con ogni probabilità si tratta di una patologia del genere “fusarium” e purtroppo sulla singola pianta non ci sono molti rimedi. Approfitto della domanda di Battista per parlare meglio di questa fusariosi del basilico “dal gambo nero”.

domanda sulle erbacce

Domanda:

Ho trovato due piantine con il gambo nero e le foglie mosce cosa può essere?

Grazie

(Battista)

Ciao Battista

come anticipavo nell’introduzione il gambo nero sul basilico è quasi certamente sintomo di fusarium, purtroppo c’è ben poco che si può fare per arrestare questa malattia, ti spiegherò piuttosto come contrastarne la diffusione e soprattutto come prevenirla, per evitare che accada nuovamente.

Ovviamente non avendo visto la piantina malata non escludo sia un’altra patologia, come il mal del colletto o rizotonia (localizzato solo nella parte bassa) oppure la botrite (che forma una muffa grigia, in genere localizzata sulle foglie).

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La corretta coltivazione del basilico. Per avere una pianta di basilico sana ci sono varie accortezze da rispettare, può interessare leggere la guida completa alla coltivazione del basilico.

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Il fusarium del basilico

Il basilico può essere aggredito da due tipi di fusariosi: il fusarium oxysporum (tracheofusariosi) e il fusarium tabacinum (gamba nera del basilico). Sono malattie molto simili sia come sintomi che come interventi possibili. Il micelio patogeno aggredisce i vasi linfatici dell’organismo vegetale e provoca annerimento di alcuni tessuti della pianta, fino a far avvizzire completamente il nostro basilico.

Entrambi i parassiti funginei possono manifestarsi con annerimento del gambo della pianta officinale, quindi non so identificare se il tuo basilico ha contratto gamba nera o tracheofusariosi, ma ai fini pratici non cambia nulla.

Cause della fusariosi

Il fusarium è una malattia crittogamica, favorita dall’umidità e dalle temperature miti. In particolare il ristagno idrico nel terreno, cosa che succede spesso in orti poco lavorati o nelle colture in vaso, e l’acqua che si sofferma sulle foglie possono determinare la patologia.

Il periodo in cui è più frequente che si verifichino tracheofusariosi e gamba nera è quello in cui le temperature si alzano, passato l’inverno e l’inizio della primavera. Tipicamente in questa fase le piante di basilico sono ancora giovani e anche più facilmente soggette.

Contrastare il gambo nero

Quando la pianta di basilico presenta il gambo nero purtroppo c’è poco da fare. Le spore nocive sono ormai all’interno della linfa della pianta e non ci sono fungicidi biologici, ma neppure trattamenti convenzionali, in grado di intervenire efficacemente a sanare la patologia.

Per questo purtroppo bisogna tassativamente eliminare la pianta ed eventualmente ricominciare la coltivazione. Se coltiviamo più di un esemplare di basilico è fondamentale identificare fin dai primi sintomi il fusarium, in modo da rimuovere subito le piantine malate ed evitare che il contagio si trasmetta a tutte le altre.

Se decidiamo di ripiantare un nuovo basilico ricordiamoci di non farlo nello stesso punto in cui stava quello malato, allo stesso modo se coltiviamo in vaso dobbiamo cambiare terriccio e disinfettare il contenitore. Ricordiamoci che la fusariosi per le piante è una malattia molto infettiva, il micelio del parassita soggiorna nel terreno e quindi se mettiamo una nuova pianta su suolo infetto con ogni probabilità ci ritroveremo in breve tempo il gambo nero anche su questa.

Come prevenire la malattia

Se è vero che non possiamo curare la gamba nera del basilico la strategia di difesa biologica deve partire dalla prevenzione. Ci sono alcune accortezze che permettono di mantenere il basilico sano, non servono solo contro il fusarium ma permettono di evitare anche altre malattie (peronospora, marciume radicale, mal del colletto, botrite e altro). Schematicamente ecco cosa fare quindi per prevenire le patologie.

Precauzioni generali:

  • Usare sementi sane o piantine sane.
  • Evitare di irrigare bagnando le foglie della pianta, ma direzionare l’acqua al terreno. L’impianto a goccia può essere ideale. Scopri come irrigare il basilico correttamente.
  • Evitare eccessi di azoto nella concimazione.
  • Irrorare periodicamente con macerato o decotto di equiseto, che stimola le difese della pianta.

Precauzioni nella coltivazione in terra:

  • Effettuare la rotazione colturale (non coltivare basilico dove è già stato coltivato negli ultimi 3 anni).
  • Lavorare bene il terreno (vangatura profonda)
  • Se c’è tendenza al ristagno coltivare su baulature rialzate.

Precauzioni nella coltivazione in vaso:

  • Predisporre un drenaggio sul fondo del vaso (ad esempio argilla espansa e ovviamente sottovaso).
  • Non eccedere nelle irrigazioni (meglio piuttosto bagnare poco e spesso).

Questo è tutto, spero di aver risposto alla domanda e dato qualche suggerimento utile a coltivare il basilico con successo.

Risposta di Matteo Cereda

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