Un problema piuttosto diffuso nell’orto estivo è la scottatura dei frutti: il sole può causare danni vistosi sulla buccia di ortaggi come pomodori e peperoni.

Non si tratta di una malattia, ma di una fisiopatia, dovuta appunto all’eccessiva esposizione solare, che si verifica nei mesi più caldi dell’anno (tipicamente luglio e agosto).

scottatura macchie bianche

Per fortuna è molto semplice evitare questo problema: scopriamo come possiamo evitare di vedere i nostri pomodori rovinati dal sole grazie a teli ombreggianti oppure più semplicemente a un trattamento a base di zeolite.

I danni da troppo sole

Le scottature sono un problema caratteristico dell’estate e semplice da riconoscere.

Si notano delle chiazze scolorite sul lato esposto al sole del frutto. Le troviamo in particolare sul pomodoro o sul peperone.

La buccia di questi ortaggi si colora grazie alla sintesi di licopene, un carotenoide. L’alta temperatura causata dal battere del sole inibisce il processo e provoca queste macchie biancastre, leggermente depresse.

Il pomodoro scottato resta comunque commestibile, eliminando la parte danneggiata, che sarebbe sgradevole da mangiare sia come gusto che come consistenza.

Quando si scotta un frutto non dobbiamo preoccuparci di possibili contagi, non essendo una malattia, ma il fatto che si verifichi una scottatura è un campanello di allarme, perché indica che ci sono le condizioni perché succeda su altri frutti o altre piante. Bisogna quindi intervenire per proteggere le piante dal solleone estivo.

Riconoscere le scottature dei pomodori

Come abbiamo detto le scottature non sono malattie della pianta: possiamo riconoscerle prima di tutto perché riguardano solo i frutti e più in particolare solo i frutti esposti, in genere non colpiscono tutta la produzione ma solo i pomodori non ombreggiati. Le macchie scottate si manifestano sul lato che prende sole diretto.

Anche il colore ci aiuta a identificarlo: la scottatura è biancastra e non bruna (come i danni da peronospora), non nera (come il marciume apicale) e non gialla (come tacche dovute alle cimici sui pomodori o danni da virosi). A differenza dei problemi di natura fungina non ci sono marciumi molli, anzi il pomodoro o il peperone tendono a indurirsi sulla parte scottata.

Il pomodoro è soggetto a varie malattie, ma anche ad altre fisiopatie, come il già citato marciume apicale (mancanza di calcio) e come le spaccature dei frutti (eccessi, carenze o squilibri di acqua). La scottatura si distingue perché la chiazza bianca è dove batte il sole e la buccia del frutto non si presenta spaccata.

Come prevenire le scottature

Le scottature sono dovute al troppo sole, è evidente che la soluzione del problema è ombreggiare.

Prima di tutto non bisogna togliere foglie alle piante di peperoni e pomodori, erroneamente c’è chi pensa di farlo per accelerare la maturazione dei frutti.

Questo non significa evitare di potare la pianta di pomodoro: la sfemminellatura è differente dall’eliminazione indiscriminata di foglie e ha altri obiettivi. Se vogliamo proteggere dal sole possiamo comunque valutare di non sfemminellare tutta la pianta e lasciare più vegetazione nella parte alta.

Quando il sole batte forte bisognerà poi intervenire con teli ombreggianti o trattamenti a base di zeolite.

Se ci rendiamo conto che il caldo e la siccità sono problematici ogni estate vale la pena studiare un ombreggiamento permanente all’orto, piantando alberi.

Ombreggiare con teli

I teli ombreggianti sono un buon metodo per intervenire a protezione delle piante e dei frutti.

L’impiego di teli comporta lavoro e costi, ma può proteggere anche dalla grandine, oppure da insetti come le cimici. Dipende ovviamente da quali teli decidiamo di impiegare e da come vengono disposti. Ciascuno deve valutare la sua situazione e decidere come impostare l’ombreggiamento, se possiamo dare ai teli più di una funzione è ovviamente molto positivo.

Teniamo conto che il sole è fondamentale per la pianta, sia per la fotosintesi che per la maturazione dei frutti, quindi non si deve ombreggiare completamente. Esistono teli che offrono una certa percentuale di ombra e bisogna trovare la gradazione adatta alla nostra situazione, altrimenti il telo avrà un effetto negativo.

Possiamo sfruttare la struttura di tutori che sorregge le piante, in particolare se ne teniamo conto quando la costruiamo, realizzandola più alta e più larga e tenendo misure regolari. Un’altra soluzione è quella del tunnel tipo serra, dove la rete ombreggiante viene messa invece del classico telo trasparente. L’ombreggiante può essere anche una semplice barriera, che dia ombra solo nelle ore centrali del giorno, come mostra Pietro Isolan in questo video.

Evitare scottature con la polvere di roccia

Un sistema decisamente più rapido ed economico per evitare scottature è fare un trattamento con farine di roccia, io consiglio la zeolite cubana.

La zeolite deve essere disciolta in acqua e spruzzata. Conviene irrorare tutta la pianta, proteggendo anche le foglie: quando c’è tanto sole e caldo anche le parti verdi patiscono ed è bene “schermarle” con una patina di polvere di roccia.

Visto che si nebulizza con una pompa è importante impiegare una zeolite ben micronizzata, che non vada a intasare gli ugelli. La zeolite cubana Solabiol è particolarmente affidabile da questo punto di vista e consente di dare un velo protettivo regolare e uniforme.

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I vantaggi della zeolite sono molteplici: scoraggia anche molti insetti fitofagi ed è in grado di regolare l’umidità. L’azione di questa roccia vulcanica infatti è di trattenere acqua, per rilasciarla quando fa caldo. Se abbiamo eccessi di umido che possono portare patologie ai pomodori, come alternaria e peronospora, la zeolite può limitarli in modo efficace.

Il trattamento con zeolite ha effetto temporaneo, va ripetuto ogni 10 giorni, per questo si presta per coprire il periodo più caldo dell’estate.

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Articolo di Matteo Cereda. In collaborazione con Solabiol.

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