il vasoSe volete coltivare sul balcone la prima cosa da fare è capire quale contenitore usare: si parte quindi dalla scelta del vaso.

Qui di seguito potete trovare alcuni criteri utili a scegliere il miglior contenitore per un buon orto da terrazzo. Un primo buon consiglio è quello di cercare di riutilizzare contenitori che potreste avere già e magari non state utilizzando, questo sia per risparmiare che per ragioni ecologiche. Ovviamente questo non può significare l’utilizzo di vasi inadeguati per misura o caratteristiche, che potrebbero penalizzare la riuscita del vostro orto pensile.

Gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici: il primo è la misura del vaso, visto che è fondamentale che le piante abbiano a disposizione uno spazio adatto al loro apparato radicale. Se si mette una piantina di zucchine in pochi litri di terra probabilmente non svilupperà neppure il frutto. Altra caratteristica importante è il materiale, che influisce sul benessere della pianta in base a quanto si può surriscaldare al sole o quanto lascia traspirare.

Dimensioni del vaso: le misure ideali

La misura del vaso condiziona le possibilità di sviluppo della pianta che coltiviamo sul balcone, la disponibilità di materia organica ed elementi nutritivi e di acqua. Bisogna quindi avere l’attenzione di scegliere il vaso della giusta misura. Non c’è una regola generale perché la dimensione ideale dipende dalla coltura che andrà piantata in esso. Ci sono ortaggi molto esigenti in termini di terreno, altri che si accontentano di spazi piccoli: una pianta di pomodoro ha esigenze diverse rispetto a un’insalata.

Qualche regola per capire che misura deve avere il vaso in relazione all’ortaggio scelto:

  • Nel dubbio meglio grande. Il vaso deve essere abbastanza grande da permettere alla pianta un adeguato sviluppo della parte radicale, inoltre bisogna tenere inoltre presente che vasi grandi avranno la capacità di trattenere più acqua e più elementi nutritivi, mentre un vaso molto piccolo sarà da bagnare e concimare più spesso.
  • Almeno 10 cm di profondità. Vasi troppo piccoli sono da scartare di principio, in genere per fare l’orto serve una profondità minima di 10 cm.
  • Più la pianta si sviluppa in altezza più serve un vaso profondo, visto che se la parte aerea è imponente l’apparato radicale avrà di conseguenza buona dimensione per compensare, sorreggere e nutrire fusto e rami.
  • Gli ortaggi che si sviluppano sotto terra, come ad esempio le carote, chiedono vasi di buona dimensione, visto che se stanno alla stretta si compatta il terreno e le radici o i bulbi sotterranei restano piccoli.
  • Gli ortaggi che hanno un sesto d’impianto ampio richiedono dimensioni del contenitore maggiori. Trovate i sesti di impianto di ogni ortaggio nella sua scheda di coltivazione, che potete visualizzare a partire dalla pagina dedicata agli ortaggi.

Adattarsi alle misure di finestra o balcone

Ovviamente la misura del vaso non deve tener conto solo della pianta da inserire, ma deve anche esser compatibile con gli spazi e le caratteristiche del luogo in cui andrà posizionato.

La coltivazione sul davanzale obbliga a un vaso di forma ridotta, in genere rettangolare, questo chiaramente esclude gli ortaggi che necessitano più spazio: non si può certo pretendere di coltivare patate o zucche sul davanzale.

Se invece si ha a disposizione un balcone ampio si potranno scegliere vasi di maggiore dimensione, esistono anche dei box quadrati che contengono molta terra e permettono di fare vere e proprie aiuole di orto urbano sul terrazzo.

Attenzione però alla portata della soletta: se si scelgono dei vasi molto grandi bisogna tener conto del peso che possono raggiungere una volta riempiti di terriccio, assicuratevi di non mettere a rischio la tenuta strutturale del terrazzo.

Materiale del vaso

Il materiale di cui è fatto il contenitore può avere una certa importanza: dal materiale dipende quanto il vaso traspira e come reagisce al calore. Ad esempio se si utilizzasse un contenitore in metallo su un terrazzo soleggiato in estate potrebbe arroventarsi, surriscaldando il terreno e di conseguenza l’apparato radicale della pianta fino a farla morire.

C’è poi da tener conto anche della presenza estetica, visto che il balcone è spesso in vista e i vasi dell’orto urbano possono avere anche valenza ornamentale oltre a produrre verdura. Esaminiamo i principali materiali disponibili per i vasi, evidenziando pregi e difetti.

Vasi in legno

Il legno è un ottimo materiale per cassoni fai da te ma deve essere rivestito o trattato per evitare che vada a marcire con l’umidità. Per questi motivi in genere vengono utilizzati vasi di terracotta o plastica. A livello estetico il legname a vista può esser bello, tanto che si usa anche fare delle casse di legno che contengono all’interno vasi in altri materiali.

Vasi in plastica

Sono contenitori leggeri, caratteristica che si apprezza se si spostano spesso i vasi, sia per pulire il balcone che per portare la pianta in un’area più riparata. In genere i vasi di plastica sono anche economici e per questo molto diffusi. Dal punto di vista della coltivazione non sono ottimali perché non sono per nulla traspiranti, inoltre proteggono poco il terriccio sia dal caldo che dal gelo. Quest’ultima caratteristica in verità si può ovviare facilmente, foderando con materie isolanti l’interno del vaso. Bisogna infine considerare che se si sceglie la plastica si sta utilizzando un derivato del petrolio, con i conseguenti danni ambientali, quindi per ragioni ecologiche sarebbe meglio evitare.

Vasi in terracotta

La terracotta è il classico materiale con cui vengono prodotti i vasi, ottimo perché traspirante e con un buon effetto isolante. Il difetto che ha, oltre al prezzo non sempre economico, è di pesare parecchio: grandi vasi in terracotta possono essere davvero ardui da muovere una volta riempiti di terriccio. La terracotta è molto bella da vedere, col suo classico color mattone.

Vasi in tessuto

Sembra strano immaginare vasi in tessuto per coltivare, ma ci sono vasi in tessuto geotessile che possono rivelarsi davvero funzionali, sia per quanto riguarda l’aspetto pratico (sono leggeri, semplici da lavare, comodi da trasportare) che per la coltivazione, visto che evitano che le radici si spiralizzino e ossigenano la meglio l’apparato radicale. Ho dedicato un approfondimento, che consiglio, proprio relativo ai vasi in tessuto.

vaso geotessile per ortaggi

Scegliere la forma del vaso

La forma del vaso è meno importante della sua dimensione a livello colturale, per cui la sua scelta sarà guidata soprattutto da motivazioni pratiche, legate agli spazi disponibili ed estetiche. Ci sono anche vasi particolari per coltivare più ortaggi, come ad esempio quello a terrazzini.

  • Adattarsi allo spazio del terrazzo. Il primo criterio nel scegliere la forma del vaso è ovvio: deve adattarsi allo spazio disponibile sul balcone. I vasi rotondi grandi possono essere molto capienti e sono ottimi per gli angoli del terrazzo, come anche i cassoni quadrati di buone dimensioni. I vasi rettangolari sfruttano perfettamente gli spazi delle fioriere e se si mettono uno vicino all’altro ottimizzando al meglio le misure a disposizione.
  • Tipo di coltivazione e tipo di vaso. Il vaso rettangolare si presta a coltivare una fila di piantine, per questo è molto adatto a piante piccole, quali rapanelli, carote, insalate. Il vaso tondo è ottimo per una singola pianta in centro, che si possa sviluppare da sola in tutto il terreno, per questo è molto indicato per fare pomodori in vaso, ma anche, peperoncini, melanzane,… Una vasca a cassone rettangolare o quadrata invece si presta a una coltivazione mista, interessante perché permette di attuare consociazioni utili che creano sinergie anche tra le colture da terrazzo.
  • Il riciclo. I vasi sono elementi molto semplici, non sempre è necessario acquistarli. Oltre al solito vaso si può anche fare l’orto in cassetta, usando cassette della frutta o autoproducendo contenitori con legno o bancali. Riciclare è sempre una buona idea, stimola la fantasia e la manualità e aiuta l’ambiente.

Il vaso e il drenaggio dell’acqua

Coltivando sul balcone è fondamentale che non ci siano ristagni idrici all’interno del vaso, altrimenti si produrranno marciumi radicali che porteranno alla morte della pianta. Per questo qualsiasi contenitore si voglia usare per l’orto in vaso occorre che sia forato sul fondo. Esistono vasi appositi con una vaschetta per controllare il drenaggio ma in realtà è sufficiente un contenitore forato con un sottovaso. Si potrà poi all’interno del vaso pensare a uno strato alla base di ghiaia o argilla espansa in modo da favorire lo scolo dell’acqua.

Piccola bibliografia

A chi interessa approfondire il tema dell’orto sul terrazzo, oltre agli articoli di Orto Da Coltivare su questa tematica consiglio due utili letture:

Articolo di Matteo Cereda

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