Coltivare sul balcone in genere comporta avere spazi stretti, dove difficilmente trovano posto tutte le colture che vorremmo piantare. Per questo è molto utile saper sfruttare lo spazio anche in altezza, con coltivazioni verticali.

Ci sono molte soluzioni per utilizzare l’altezza: dalla coltivazione di ortaggi rampicanti all’orto verticale. Qui di seguito scopriamo qualche idea, anche fai da te, che possiamo inventarci nei nostri balconi.

orto verticale

Dai bancali alle scaffalature a scala, dalle bottiglie di plastica ai vasi appesi: tanti spunti pratici per risparmiare spazio e coltivare in spazi stretti quante più piante possibili.

Orto verticale: video lezione

Una breve lezione video sull’orto verticale la trovate sul canale youtube di Orto Da Coltivare.

Ortaggi rampicanti

La prima soluzione verticale che possiamo mettere in campo è quella dei rampicanti. Sono svariate le piante orticole in grado di arrampicarsi su sostegni e crescere sfruttando l’altezza di una parete.

Tipici ortaggi rampicanti sono cetrioli, meloni, fagioli, fagiolini, piselli, fave, ma anche alcune varietà di pomodoro, zucca e zucchina. Si aggiungono poi varie specie fruttifere come actinidia, vite, lamponi e more.

Sui balconi conviene costruire sostegni lungo il muro della casa, mentre sui terrazzi dove lo spazio lo consente si possono anche realizzare pergolati.

Quali piante coltivare nell’orto verticale

Se vogliamo invece fare un orto verticale vero e proprio, bisogna prima di tutto piantarci le verdure giuste.

In questo tipo di strutture in genere i vasi sono piuttosto piccoli, per questo meglio scegliere colture che si accontentano di un volume di terra ridotto. Se vogliamo sovrapporre è bene anche inserire specie che non si sviluppino troppo in altezza.

Cosa coltivare quindi: insalate, biete, rapanelli, fragole, spinaci sono le piante da orto più indicate. Possiamo inserire anche varie aromatiche, ad esempio erba cipollina e prezzemolo. Bene anche timo e rosmarino, che sopportano i tagli di potatura.

Orti verticali modulari in commercio

Troviamo in vendita varie pareti modulari per realizzare un orto verticale, alcune sono molto carine esteticamente.

Dobbiamo però fare attenzione e comprare un prodotto ben studiato. Verifichiamo il materiale, tenendo conto che le pareti potrebbero essere molto esposte al sole, controlliamo che ci sia un drenaggio che faccia scolare l’acqua in eccesso.

Scopri moduli e soluzioni per orto verticale

Scaffalature

La scaffalatura è un modo semplicissimo di sovrapporre vasi. La scaffalatura può essere anche appesa a soffitto, tramite corde che scendono e sorreggono dei ripiani.

Attenzione però che lo spazio dei ripiani permetta alle piante di crescere e che ciascuna abbia una buona esposizione alla luce solare.

Per dare maggior agio alle piante possiamo usare un supporto a scalinata. In questo caso troviamo le piante su diversi livelli, senza che siano però sovrapposte. Si tratta di un sistema che “spreca” più superficie in profondità, ma che permette di coltivare anche colture più alte e averle sempre ben esposte.

Orti verticali fai da te

Se vogliamo un bell’orto verticale possiamo anche autoprodurlo con materiali semplici, magari di riciclo. Un bancale, dei tubi idraulici o bottiglie d’acqua possono essere un punto di partenza per il nostro orto fai da te.

Orto verticale coi bancali

I bancali o pallet sono un elemento spesso utilizzato nell’autoproduzione di arredi di riciclo, essendo molto semplici da trovare, gratuitamente o con costi contenuti. Si prestano benissimo anche a essere trasformati in moduli di orto verticale.

Il nostro orto verticale prevede di avere il pallet appeso a parete, con la sua parte superiore contro il muro. Offrirà in questo modo alla vista le assi pensate in origine come “piedi” del bancale. Queste assi, rivolte in orizzontale, saranno il contenimento laterale del terriccio che ospiterà le piantine.

L’orto è già quasi pronto, manca solo il fondo delle vaschette in cui mettere il terriccio. Possiamo crearlo avvitando assette di legno (sottratte ad un altro pellet) o più semplicemente inserendo un telo nello spazio vuoto. Consiglio teli da contenimento usati nel giardinaggio, che traspirano. Eventuali teli impermeabili richiedono di essere forati sul fondo.

orto coi bancali

Per avere una miglior presenza estetica possiamo decidere di carteggiare il legno del bancale e verniciarlo, in modo anche da proteggerlo rispetto alle intemperie. Le vernici non andranno a contatto diretto con il terriccio, ma anche solo per ragioni ecologiche meglio scegliere prodotti all’acqua o comunque poco tossici.

Il bancale offre vaschette piuttosto piccole, vale quindi la regola di piantare colture di dimensioni contenute. Sempre per via del poco terriccio è necessario irrigare con frequenza, perché può asciugare rapidamente.

Parete di bottiglie appese

Le bottiglie di plastica si prestano alla realizzazione di orti verticali semplicissimi, fattibili anche da chi non ha alcuna esperienza di bricolage. Possiamo usare le bottiglie sia in orizzontale, tagliandole sul lato lungo, che in verticale, tagliando invece il lato corto.

Se vogliamo appendere molte bottiglie conviene fissare a parete una rete metallica robusta, tipo quelle da cantiere, a cui sarà semplice fissare le varie bottiglie-vaso. Non dimentichiamo di forare ogni bottiglia per lasciare un drenaggio.

L’orto nei tubi

I tubi idraulici in pvc, acquistabili in qualsiasi brico si rivelano veramente interessanti per realizzare una coltivazione verticale di design. Combinando il tubo lineare e gli snodi si possono creare dei giochi lungo la parete, con una soluzione di continuità. Il nostro orto appeso si può sviluppare sia in verticale che in orizzontale.

Un trapano con la “tazza” è utile per ottenere fori circolari in cui mettere le piantine, in alternativa sempre gli snodi (quello a 90 gradi su tubo orizzontale, quello a 45 gradi su tubo in verticale) possono fare da apertura. Scegliamo tubi di buon diametro (almeno 125 mm).

Articolo di Matteo Cereda. Illustrazioni di Federico Bonfiglio tratte dal libro Mettete Orti sui vostri balconi, Rizzoli.

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