erba del pratoQuando si parla di essenze vegetali presenti in giardino si pensa a piante, arbusti, aiuole di fiori, mentre il manto erboso in genere viene classificato semplicemente come “erba”. In realtà l’erba del prato non è tutta uguale: esistono moltissime specie diverse con cui possiamo realizzare il nostro verdeggiante tappeto erboso.

Se ci troviamo a progettare il giardino e decidiamo di seminare un’area a prato dobbiamo quindi scegliere il tipo di semente, in base a quello che vogliamo ottenere. Possiamo mettere un prato resistente alla siccità, calpestabile, particolarmente verdeggiante, fiorito oppure a bassa manutenzione.

Sarà utile quindi un’ampia panoramica sui diversi prati e sui tipi di erba utilizzabili, dalla festuca al loietto, analizzando le più importanti caratteristiche delle specie più diffuse nel giardinaggio.

Come scegliere il prato

Per decidere quali piante impiegare nella semina del prato dobbiamo ragionare su diversi aspetti: clima della zona in cui ci troviamo, esposizione solare dell’area da adibire a prato, tipo di utilizzo che avrà il punto del giardino in cui andrà l’erba.

Sulla base di questi tre fattori saremo in grado di scegliere quale semente piantare, spesso una buona idea è mettere una miscela contenente più tipi di piante diverse, che diversificando offrono prestazioni migliori.

  • Clima. Il primo vincolo è quello di scegliere piante che ben si adattino al clima in cui ci troviamo. Se ci troviamo in una zona fredda servirà un manto erboso rustico e resistente, mentre in posti caldi potrebbe valer la pena optare per specie ben radicate e capaci di tollerare siccità.
  • Esposizione solare. Se il prato è in ombra bisogna optare per una semente in grado di formare comunque una buona copertura verde, non tutti i prati rispondono bene in mancanza di sole tutto il giorno.
  •  Tipo di utilizzo. Un prato solo ornamentale può essere delicato, mentre un giardino vissuto deve rispondere bene al calpestamento, soprattutto i prati in cui si fa attività sportiva o dove giocano i bambini.

Sementi microterme e macroterme

Per ottenere un prato perfetto è importante scegliere le sementi tenendo conto del clima. Possiamo dire che questo criterio di scelta è il primo da considerare, se si vuole un manto erboso duraturo e in grado di passare l’inverno e l’estate senza entrare in sofferenza. Le sementi per prato si distinguono in due gruppi: microterme e macroterme, in base alle esigenze in termini di temperatura.

  • Microterme. Vengono definite microterme le specie da prato graminacee che hanno una crescita attiva durante il periodo primaverile e autunnale e quindi sono adatte per creare manti erbosi uniformi e compatti anche in climi prevalentemente freddi e umidi. Appartengono al gruppo di microterme ad esempio la festuca aundinacea, la festuca rubra, l’agrostis.
  • Macroterme. Vengono definite macroterme le specie adatte a climi caldi o temperati, che per crescere hanno bisogno di una temperatura compresa tra 25 e 35 °C. Rispetto alle prime sono più resistenti a funghi e infestanti, ma più sensibili agli attacchi degli insetti. Generalmente rispondono meglio alla siccità. Appartengono alle sementi macroterme il Cydon, conosciuto meglio come gramigna, il Paspalum, Zoysia japonica.

erba incolta da tagliare

Tipologie di prato

Sono diversi i tipi di prato che possiamo realizzare in giardino, ognuno con le proprie caratteristiche. Per le diverse esigenze sono state selezionati diversi tipi di semente che rispondono alle varie esigenze, al fine di poter ottenere il prato desiderato. Se decidiamo di realizzare un prato a scopo ornamentale dovrà avere delle caratteristiche specifiche per apparire brillante e delicato, mentre se desideriamo creare un prato in cui poter praticare attività sportive o far giocare i bambini, dovrà essere resistente e adatto al calpestio.

Ecco un’ampia panoramica sui vari tipi di prato che possiamo scegliere di realizzare.

Prato ornamentale e prato inglese

Il prato ornamentale o decorativo ha come fine principale l’aspetto estetico, deve quindi presentarsi soffice e ordinato, di un bel verde intenso. Per esser sempre in ordine richiede tagli molto regolari e un impianto di irrigazione che garantisca apporto idrico costante.

Un discrimine importante per stabilire come seminare questo tipo di prato è sapere se si tratta di un area verde a puro fine ornamentale, e può essere quindi erba estremamente delicata, oppure se deve essere calpestabile, scegliendo quindi piante dalle radici più consistenti.

tosaerba al lavoro nel taglio del pratoPrato all’inglese. Il prato inglese fa parte dei prati ornamentali ed è una delle tipologie più famose e ricercate, anche se non certo semplice da mantenere. Si distingue per il suo colore brillante e per la sua crescita folta e rigogliosa. Quando è tenuto bene e curato alla perfezione somiglia ad un prezioso tappeto, soffice e morbido, sul quale è piacevole camminare. In un prato all’inglese l’erba ha in genere una lunghezza di 3-4 cm e richiede cure e manutenzione per ottenere eccellenti risultati. Dal punto di vista climatico è un manto erboso inadatto alle zone aride e a quelle molto calde, infatti tradizionalmente si realizza con sementi microterme adatte appunto al clima dell’Inghilterra. Le piante più indicate per ottenere un buon prato all’inglese resistente sono la Festuca arundinacea e la Poa pratensis.

Prato decorativo di gramigna. Con minor manutenzione possiamo ottenere un manto decorativo fatto di gramigna, grazie al suo ottimo radicamento sarà decisamente più resistente al caldo e meno dipendente dalle irrigazioni.

Prato decorativo fine. Prato ornamentale molto resistente, ottenuto con essenze che si seminano molto fitte e hanno un apparato radicale robusto, che conferisce un’ottima resistenza, adattandosi al calpestio e ad una manutenzione poco attenta.

Prato calpestabile

Se al prato ornamentale si chiede principalmente di restare ordinato, soffice e verde, il prato calpestabile è invece quello su cui si può camminare, senza temere di rovinarlo. Il prato calpestabile è quello più utilizzato nei giardini delle abitazioni, in particolare se ci sono bambini. Particolari tipologie di prato calpestabile sono i prati sportivi.

Questo genere di manto erboso per essere resistente deve necessariamente avere un forte apparato radicale, quindi non richiederà molte cure, l’erba utilizzata è resistente agli stress, non solo quelli dati dal calpestio ma anche dagli sbalzi di temperatura.

Per ottenere questo prato è consigliabile utilizzare un mix di Lolium perenne e Poa pratensis con piccole percentuali di Festuca rubra.

Prati a bassa manutenzione

Non sempre si ha la possibilità di star dietro al giardino con costanza: spesso manca il tempo di effettuare tagli, manutenzioni e irrigazioni, nel bagnare poi possono esserci problemi di scarsità d’acqua. Se sappiamo di essere in questa situazione converrà scegliere una semente che garantisca un manto erboso facile da mantenere.

I tipi di prato a bassa manutenzione sono quelli che richiedono poche cure, hanno una buona stabilità e resistenza al calpestio. Inoltre, resistono bene alla siccità e quindi non occorre effettuare irrigazioni frequenti manuali o tanto meno con impianti di irrigazione automatica. La scelta delle sementi deve essere adattabile a varie esposizioni e la crescita deve essere preferibilmente lenta.

Per realizzare prati a bassa manutenzione in genere è consigliabile optare per un mix di sementi composto dall’80% da Festuca Arundinacea, 10% di Poa Pratese e 10% di Loietto.

Prato rustico

Il prato rustico sacrifica l’aspetto estetico e si presenta meno uniforme e soffice, in compenso è decisamente resistente, ha bisogno di poche cure ed è indicato per chi ha poco tempo da dedicarvi. Inoltre, non permette alle erbacce di prolificare e di danneggiarlo, mantiene la fertilità, contrastando gli effetti deleteri delle piogge.

Può essere la soluzione ideale per tappezzare scarpate e terreni in pendenza, dove le sue radici forti aiutano anche a evitare erosione, ideale come spazio aperto per far giocare i bambini, è realizzabile con laliun perenne, festuca rubra, poa pratensis.

Prato in ombra

Anche nel lato nord vicino l’abitazione oppure sotto gli alberi, dove manca la luce, è possibile ottenere un bel prato, forte e resistente. Il prato in ombra è quello che si trova anche all’interno di un giardino alberato, e la sua realizzazione è frequente anche nei giardini condominiali.

Scegliamo quindi sementi di specie che vivono bene anche con poca esposizione solare, le più indicate per ottenere un buon prato in ombra sono le festuche rubra, la longifolia e la Festuca arundinacea.

Prato fiorito

Bello da vedere e anche facile da coltivare, il prato fiorito richiede poca acqua e poca manutenzione. Si tratta di prati ottenuti combinando varie erbe, l’effetto è meno ordinato rispetto ad altri tappeti erbosi uniformi, ma non per questo sgradevole. Si ispira più ad un prato di campagna.

Valido alleato dell’ambiente, fornisce piante utili alla biodiversità e per ottenerlo è consigliabile utilizzare mix di sementi di piante annuali e perenni, in modo da ottenere un manto erboso ricco e variegato. Tra le erbe le migliori da inserire nel mix sono il Loietto inglese e la Poa pratensis.

Varietà d’erba

prato rusticoLe specie d’erba che troviamo nel prato meriterebbero di essere approfondite con un discorso a parte, entrando nello specifico delle caratteristiche di ogni specie. In questa sede riepiloghiamo alcuni aspetti peculiari per le più diffuse sementi da prato, che sono quelle che in genere vanno a comporre i mix da seminare.

  • Festuca. Si tratta di un’erba resistente al calpestio, che cresce e si propaga facilmente ma non ha bisogno di tagli frequenti. Si adatta molto bene anche alle zone dove il clima è più caldo e il terreno è arido. Le varietà più utilizzate sono a Festuca Arundinacea, un’erba che si adatta a diversi tipi di terreno e permette di ottenere una tessitura più grossa, e la Festuca Rubra, che dà vita a ciuffi d’erba sottili e consente di avere un manto uniforme e compatto.
  • Agrostide. Questa varietà di erba comprende oltre 120 specie che privilegiano un suolo fertile, soffice e umido, e ricco di sostanza organica. L’agrostide si adatta bene alle zone fresche, produce un manto compatto e fitto e non ha bisogno di tagli frequenti, ma non è molto resistente al calpestio.
  • Loietto inglese. Nota anche con il nome di Lolium Perenne, ha una crescita veloce e una buona resistenza, ma necessita di manutenzione e tagli frequenti. Questa varietà di erba si adatta facilmente a tutti i tipi di terreno e visto che tende a soffocare altre specie in genere viene proposta in mix con altre sementi.
  • Poa pratense. Questa varietà di erba ha una buona resistenza al calpestio e si adatta a vari tipi di terreno, ma predilige le esposizioni soleggiate. La varietà sopporta anche tagli molto bassi, anche fino a 2 cm e non richiede molta manutenzione.

Evitiamo il prato a rotoli

A volte per realizzare il prato desiderato si opta per la soluzione del prato a rotoli, che permette di ottenere un prato perfetto con maggiore facilità in quanto è già pronto e basta srotolarlo sul terreno già preparato e compattarlo per essere certi che cresca rigoglioso.

Ci sono vari motivi per evitarlo: in primo luogo il suo costo, senza contare che la riuscita è tutt’altro che garantita e se alcune strisce o zone non attecchiscono ci si trova con delle pezze ingiallite in mezzo al prato verde.

Ma a parte la spesa e il rischio di fallimento, l’invito ad evitare il prato a rotoli è per ragioni ecologiche. Chi realizza i rotoli li mantiene usando quasi sempre ogni sorta di prodotto chimico, per poterlo mantenere con poca spesa e dedicando poco tempo. Inoltre il trasporto è impegnativo e quindi poco sostenibile. La semina del prato richiede un po’ di pazienza prima che le piantine colonizzino l’area, ma vale la pena aspettare un poco piuttosto che ricorrere al rotolo.

Articolo di Giusy Pirosa e Matteo Cereda

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