Le cicorie sono piante da orto biennali, che montano a seme nel secondo anno di vita a meno di errori colturali (come ad esempio una semina troppo anticipata).

Come le lattughe, anche le cicorie le suddividiamo in due gruppi: da taglio e da cespo. Abbiamo già parlato di come coltivare alcune varietà da cespo: cicoria grumolo, insalata belga e radicchio.

endivia insalatina

Le cicorie da taglio invece sono insalate che continuano a produrre per tutto l’anno, finché non vanno in seme, si raccolgono tagliando le foglie ma lasciando la pianta, che ricaccia permettendo dopo qualche settimana di coglierne ancora. Per questo sono un’ottima scelta per un bell’orto domestico biologico, in quanto forniscono regolarmente insalata alla famiglia. Le più diffuse varietà da taglio sono l’insalata spadona o cicorino e la cicoria Triestina.

Clima e terreno adatti alla cicoria

Si tratta di una coltivazione non molto esigente, predilige terreni con sostanza organica e ben drenanti. Una gelata o una carenza d’acqua possono far montare a seme prematuramente la cicoria. Le varietà selvatiche sono molto resistenti alle gelate ed alla siccità . Queste caratteristiche sono conservate anche nelle varietà coltivate, sebbene più o meno attenuate a seconda del cultivar. Si può piantare l’insalata dopo le leguminose perché benefici dell’azoto apportato dai legumi.

Seminare le cicorie da taglio

I semi di cicoria da taglio si possono piantare praticamente in tutti i mesi, tranne quelli più freddi, vanno benissimo anche come coltivazione in tunnel freddo o serra. La semina si può fare tranquillamente a spaglio, diradando poi, oppure per fila (consigliamo 25 cm tra le file e 15 tra le piante come sesto di impianto).

Si possono anche seminare in contenitori e trapiantare poi nell’orto le piantine, conviene farlo soprattutto nei mesi freddi, per anticipare la coltivazione e guadagnare tempo.

Coltivazione biologica della cicoria

Sarchiatura. Le cicorie da taglio temono la concorrenza delle erbacce infestanti più di quelle da cespo, perché crescono meno sui lati. Per questo motivo è opportuno tener pulita la parcella dell’orto dove le si coltiva e sarchiare periodicamente anche per far arieggiare la terra.

Irrigazione. E’ importante bagnare spesso perché la siccità rende più dure e più amare le foglie.

Sviluppo e raccolta. Le cicorie da taglio sono insalate dalle radici fittonanti, che sviluppano rapidamente la parte fogliare. Si raccolgono tagliano la pianta sopra al colletto, più le foglie sono giovani e più saranno tenere. Quando si alza la temperatura durante l’estate possono coprirsi di una leggera peluria sulle foglie.

Parassiti e avversità della cicoria

Le lumache e gli afidi sono i problemi più frequenti per le insalate, le prime si possono limitare con raccolta manuale e trappole di birra, abbiamo anche scritto un articolo su come difendersi dalle limacce con metodi naturali. Per gli afidi che colpiscono soprattutto in autunno invece conviene eliminare tutte le foglie, in modo che la pianta ricresca in primavera. Se si presentano malattie funginee invece l’unico rimedio possibile in coltivazione biologica è rimuovere la pianta per evitare il diffondersi del problema.

Varietà di cicoria da taglio

Le due varietà più coltivate di insalata da taglio sono la cicoria spadona, detta anche cicorino e l’insalata triestina.

Coltivare il cicorino o cicoria spadona

La spadona è una cicoria da taglio che si mangia cruda, spesso tagliata sottilissima, e ha un caratteristico sapore amarognolo. Viene chiamato anche cicorino, visto che è un’insalata gradevole se raccolta ancora piccola e tenera. Quando la spadona cresce troppo diventa coriacea, sulle foglie si forma una peluria, per questo non si consuma cruda, ma resta la possibilità di cucinarla come verdura cotta.

La cicoria triestina o insalata dolce di Trieste

Un’altra varietà di cicoria da taglio molto diffusa è la triestina, che rispetto al cicorino è decisamente più tenera e dolce, priva di peluria sulle foglie. Per questa ragione prende il nome anche di insalata dolce di Trieste.

Articolo di Matteo Cereda

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