crescioneIl crescione è una pianta annuale interessante da coltivare nell’orto, anche se poco conosciuto. Si caratterizza per essere adattabile a diversi terreni, ha una buona resistenza al freddo e si può anche coltivare in vaso se fate l’orto sul balcone.

Il crescione comune (lepidium sativus) è chiamato anche agretto o crescione inglese e si tratta di una pianta della famiglia delle crucifere o brassicaceae, come cavoli o rapanelli. Si tratta di una pianta aromatica che non richiede grandi superfici, si mangia in insalata dove spicca col suo sapore piccante.

È  una pianta rustica, che non richiede interventi fitosanitari ed è quindi molto semplice coltivare crescione biologico.

È ottimo come ortaggio invernale, visto che si coltiva perfettamente sotto tunnel e resiste abbastanza al freddo, molto comodo negli orti familiari perché con una semina scalare si può avere in tavola praticamente tutto l’anno. Perfetto nella rotazione colturale perché ha un ciclo breve e permette di ottimizzare spazi nell’orto.

Le condizioni ideali: clima e terreno

Clima ideale. Il crescione comune resiste discretamente al freddo, richiede temperature medie di 15 gradi circa per vivere e germina sopra ai 5 gradi, per la maggior parte dei mesi dell’anno si può coltivare, evitando i mesi estivi dove fa molto caldo e facendosi aiutare da coltura protetta (tunnel freddo) per i mesi invernali, soprattutto negli orti del nord italia. E’ adatto anche alla montagna, non ama eccessive insolazioni e predilige la terra umida. Si può coltivare senza problemi anche sul balcone in vaso.

Terreno. Il crescione comune è adattabile e poco esigente per quanto riguarda il terreno, si può quindi coltivare quasi ovunque. Predilige terreni appena acidi (ph tra il 6 e il 7) e ricchi di sostanza organica, Teme come molte altre verdure i ristagni d’acqua. La lavorazione del terreno la si fa tradizionale, con una vangatura a media profondità perché la terra sia drenante e un letto di semina ben sciolto e spianato col rastrello. La concimazione è facoltativa, in quanto la pianta è poco esigente.

La semina

Periodo di semina. Sotto tunnel si può seminare il crescione comune anche a gennaio, da fine febbraio cresce anche in pieno campo. Si può continuare a seminare, magari in modo scalare nell’orto famigliare, fino a fine maggio e riprendere a fine agosto, in modo da evitare alla pianta i periodi più caldi. Da metà settembre si semina ancora per un mese sotto protezione.

Sesto di impianto. Anche se è possibile seminarlo a spaglio si consiglia sempre di impiantarlo per file, in modo da poter sarchiare comodamente le infestanti. Le file si distanziano 10-15 cm tra loro, sulla fila i semi si mettono vicini interrati con appena un velo di terra sopra. Si può usare tessuto non tessuto per favorire la germinazione nei mesi invernali, il crescione germina rapidamente per cui non serve piantarlo in semenzaio. Si può invece coltivare interamente in vaso.

Coltivare il crescione

Coltivazione. Occorre tener pulite l’aiuole seminate a crescione dalle erbacce, fortunatamente grazie al ciclo colturale breve è un lavoro poco impegnativo. Il crescione si coltiva bene in tunnel e anche in vaso, sul balcone.

Irrigazione. Il crescione ha bisogno di irrigazioni frequenti, anche se non di molta acqua, in fase di semina. Poi non è particolarmente esigente.

Rotazioni e consociazioni. Questo ortaggio poco conosciuto è interessante perché ha un ciclo vegetativo breve (tra i 20 giorni e i due mesi) per cui è perfetto come seconda coltura. Prima e dopo il crescione meglio evitare per uno due anni altre piante della famiglia delle crucifere.

Raccogliere e mangiare il crescione

Raccolta e consumo. Il crescione si raccoglie con forbici o coltello, recidendo le foglie come per le altre insalate da taglio, le foglie sono pronte per la raccolta quando sono alte tra i 5 e i 10 cm di altezza. Si può raccogliere finché non va a fiore. Si mangia fresco, da solo oppure in insalata con lattuga, songino o altre verdure fresche. Si può anche mettere sulla carne o mescolare a formaggi freschi come erba aromatica, conferisce un caratteristico gusto piccante e acidulo di forte personalità. Se si cuoce perde il suo gusto, per questo è preferibile usare il crescione in cucina sempre fresco.

Articolo di Matteo Cereda

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