Finalmente il governo inserisce sul suo sito ufficiale un chiarimento e consente esplicitamente di recarsi all’orto.

Lo avevamo chiesto più volte, dalla lettera aperta alle interviste in radio, dagli articoli di giornale alle decine di mail inoltrate a ministeri e regioni… Anche (e soprattutto) in tempi di corona virus c’è bisogno di coltivare l’orto.

Adesso finalmente ci si può recare all’orto, anche se si trova in un comune diverso da quello di residenza.

orto

Nella pagina delle FAQ al decreto #iorestoacasa del 10 aprile 2020 che norma le restrizioni agli spostamenti volte a limitare i contagi da covid 19, ora si parla anche di orto hobbistico. Un passaggio importante che permette a moltissime persone che coltivano un terreno non adiacente alla propria abitazione di raggiungere il proprio orto.

Il governo permette di andare all’orto

Il permesso di andare all’orto anche con il decreto sul corona virus in vigore è presente nel sito ufficiale del governo a partire da sabato 18 aprile, anche il ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la notizia.

Ecco uno stralcio del testo dal sito del governo:

La coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.

Chi può andare all’orto

La faq governativa dice che chi coltiva per autoconsumo ha la possibilità di andare all’orto, anche fuori dal proprio comune.

Le condizioni poste sono di portare con sé l’autodichiarazione, inoltre il terreno deve essere in possesso e deve essere destinato effettivamente alla coltivazione.

Cosa deve esserci sull’autocertificazione

  • Le informazioni personali.
  • La proprietà o il possesso del terreno ad uso agricolo.
  • Il percorso da percorrere per raggiungerlo, che deve essere il più breve.

Chi non può andare all’orto

Secondo le indicazioni quasi tutti possono andare all’orto, tuttavia ci possono essere ancora casi in cui non si ha il permesso di farlo.

  • Possibili norme regionali. Occorre fare attenzione a eventuali norme della propria regione: qualora una giunta regionale decidesse di limitare ulteriormente gli spostamenti, avrebbe la facoltà di negare il permesso. Al momento non ho notizia di restrizioni regionali (tante regioni anzi si erano già espresse prima del governo per consentire ai cittadini di raggiungere l’orto) ma invito a verificare.
  • L’orto della seconda casa. Si può raggiungere solo terreni a uso agricolo, se l’orto è all’interno di una seconda casa è espressamente vietato raggiungerlo, salvo casi di emergenze fitosanitarie prescritte dalle autorità competenti, che richiedano pratiche agronomiche.
  • L’orto di un amico. Per poter andare all’orto bisogna avere il possesso del terreno, non ci si può spostare per coltivare l’orto di un amico o di un parente.

Aggiornamento:

In Trentino lo spostamento per andare all’orto è consentito solo nel comune di residenza (si veda questa delibera).

Buon orto a tutti

In questi giorni ho ricevuto svariate centinaia di messaggi di persone che non potevano raggiungere il proprio orto.

Ho letto tante storie che mi hanno colpito: chi è disoccupato e coltiva per mangiare, chi si prende cura degli olivi di famiglia, chi lavora come operatore sanitario e all’orto “stacca la spina” in un periodo di grande carico lavorativo, chi ha il parkinson e grazie all’orto fa una salubre attività fisica… Potrei continuare.

Tre settimane fa avevo scritto una lettera aperta al governo su questo tema, unendo la mia voce a quella di molte altre persone. Insieme agli amici di Bosco di Ogigia, ad Ambiente Bio, a Puro, al Movimento per la Decrescita Felice, a UNCEM, a Luca Mercalli e a tanti altri ci siamo impegnati perché si tenesse conto dei tanti che coltivano un terreno distaccato dalla propria abitazione.

orti covid

Alla fine qualcuna delle nostre voci è arrivata al ministro, che infatti scrive sulla sua pagina Facebook “Mi avete scritto in tanti, chiedendo di potervi prendere cura del vostro orto, a rischio per l’abbandono forzato dovuto alla quarantena”.

Grazie quindi a tutti quelli che si sono impegnati mandando lettere o mail, scrivendo articoli o semplicemente parlando di questo tema ad altre persone. Finalmente possiamo riprenderci i nostri orti in tutta Italia. 

Il periodo è molto difficile e mi auguro che la coltivazione sia di conforto a molti, grazie al rapporto profondo che instaura con la natura.

Siamo a metà aprile ed è un periodo cruciale per i lavori in campo, per cui un buon lavoro e un augurio di ottimi raccolti.

Buon orto a tutti!

Matteo Cereda

Orto Da Coltivare

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