La menta è una pianta incredibilmente facile da coltivare: è tanto infestante che spesso viene tenuta in vaso per evitare che si espanda oltre il proprio appezzamento. Il profumo intenso e fresco riempie i polmoni e basta metterne in bocca un pezzo di foglia per sentirne il sapore. Cresce bene sia nel balcone che nell’orto ed è una pianta perenne, per cui non occorre seminarla ogni anno.

Questa pianta officinale è conosciuta fin dall’antichità, il termine deriva da mintha, nome di una ninfa nella mitologia greca, passando per il termine mentha usato dagli antichi romani che già utilizzavano la pianta. La menta fa parte della famiglia delle lamiaceae, come salvia, timo e rosmarino.

la menta

La menta è utile all’orto perché sgradita a diversi parassiti, si tratta quindi di un ottimo vicino per molti ortaggi, in particolare è bene averla nei pressi delle piante di pomodoro.

Dove coltivare la menta: clima e terreno

piante di menta

Clima ed esposizione. La menta si adatta molto, anche se non ama il gelo. Come esposizione meglio evitare il pieno sole nelle zone più calde, si tratta di un’aromatica che sta bene in posizioni di mezzombra. Può essere ideale quindi per sfruttare gli spazi a ridosso dei muri che in genere non sono ottimi per la maggior parte delle coltivazioni.

Terreno. La terra migliore per coltivare la menta dovrebbe essere drenante ma ben fertile, ricca di humus e sostanza organica.

Coltivazione della menta in vaso. Per coltivare la menta in vaso serve un contenitore di buona dimensione (diametro almeno 40 cm), meglio non metterla insieme ad altri ortaggi o erbe perché tende a invadere tutto lo spazio. Essendo come si diceva una pianta che ama il terreno ricco è opportuno rinnovarlo ogni due o tre anni.

Piantare la menta

La menta si riproduce tramite seme oppure talea, se vogliamo cominciare a coltivarla possiamo quindi decidere se partire da seme o se procurarci una piantina da trapiantare moltiplicandola per talea oppure acquistandola in vivaio. La talea di menta è molto semplice e veloce, sicuramente è da preferirsi rispetto alla coltivazione da seme.

Seminare la menta

Volendo partire dal seme si mette la menta tra marzo e aprile, i semini si mettono appena sotto il livello del terreno, germinano abbastanza rapidamente. Possiamo decidere di usare un semenzaio e poi trapiantare.

Talea di menta

Il periodo ottimale per la talea della menta sono i mesi di marzo, aprile, maggio e settembre, si tratta di una pianta molto semplice da fare attecchire. Basta prelevare da una pianta esistente un ramo di almeno 20 cm di lunghezza e piantarne un’estremità nel terreno finché non si radica. Volendo si può anche lasciare una settimana in acqua per poi trapiantarlo a radici emesse.

Piantare piantine

Se decidiamo di piantare menta scegliamo il luogo in cui mettere le nostre piantine.

La menta forma un cespuglio, non è importante la distanza tra le piante perché la competizione tra loro sistema al meglio gli spazi, in genere si lasciano almeno 40 cm tra ogni piantina e 70 cm tra le file. La menta è una coltura perenne che tende a colonizzare ogni spazio, per questo bisogna contenerla. Un buon metodo è lasciarla in vaso, piuttosto anche inserendo un vaso senza fondo nel terreno dell’orto. In alternativa si possono usare pannelli di legno o lamiera interrati per creare dei divisori che racchiudano le piante di menta evitando un’espansione senza controllo.

Coltivazione della menta

Operazioni colturali. Il terreno intorno alla pianta di menta deve essere tenuto pulito dalle erbe infestanti, operazione abbastanza semplice visto che la menta è un cespuglio vigoroso e ben compatto. La sarchiatura è utile anche perché zappettando si ossigena il terreno. Eventualmente una pacciamatura di paglia può essere positiva a contenere le erbacce e anche a tenere le radici al caldo all’arrivo dell’inverno. La menta non chiede molte cure, semplicemente tener pulito il cespuglio asportando eventuali rami secchi. Ogni anno durante l’estate si può fare una potatura più decisa per rinnovare la pianta.

Irrigazione. Il terreno della menta non deve essere troppo secco, in periodi di caldo occorre bagnare le piante. Più le piantine di menta sono giovani più soffrono la siccità, per innaffiare al meglio bisogna evitare di bagnare le foglie e far cadere l’acqua direttamente sul terreno.

Consociazioni. La menta nell’orto allontana diversi parassiti, che non amano il suo odore, per questo motivo è molto utile consociarla ai pomodori, in generale si tratta di un’ottima pianta da inserire nell’orto. Attenzione però che non invada lo spazio di altre piante, infatti la menta è molto infestante.

Parassiti e malattie

La menta soffre prevalentemente di due problemi di malattia funginea: la ruggine (che si manifesta con macchie marroni/gialle sulle foglie) e il marciume radicale. Entrambe le malattie sono dovute a ristagno di acqua, evitandolo si previene il problema.

Come insetti viene colpita facilmente da chrysolina americana, anche se in genere questo coleottero preferisce rosmarino o lavanda.

Raccolta e conservazione

Raccogliere la menta. Se ci sono foglie sulla pianta si può sempre raccogliere, senza curarsi del periodo o di quante foglie lasciare. La pianta della menta ha un vigore straordinario e anche se viene tagliata completamente riesce sempre a rispuntare.

Conservazione. La menta dà il suo meglio appena colta ma può essere perfettamente essiccata. Si può essiccare con un essiccatore oppure appendendo i rami in un luogo asciutto e arieggiato. Le foglie secche vengono utili in particolare per preparare la tisana e il tè alla menta.

Varietà di menta

Esistono diversi tipi di menta, ciascuno ha un aroma diverso, più o meno intenso, anche se sono tutti accomunati dal gusto fresco che caratterizza le foglie di questa pianta. Ecco alcune delle principali varietà di menta:

  • Mentha piperita. E’ la menta più conosciuta, dall’aroma molto intenso e balsamico. Si usa in tisane e decotti, è la migliore per fare lo sciroppo di menta e per i liquori. La pianta è alta, raggiunge anche i 70 cm, e il fusto è legnoso. Ci sono diverse sottovarietà: alla classe della menta piperita appartengono la menta nera, pianta molto rustica, la menta bianca, varietà più rinomata come aroma.
  • Mentha gentilis. Come suggerisce il nome ha un gusto più “gentile” quindi meno invasivo e per questo è ottima da usare come spezia in cucina.
  • Mentha arvensis. Varietà campestre dalle foglie ricoperte da peluria, tipica di zone sub montane.
  • Mentuccia o nepetella e mentha pulegium. Si caratterizza per le foglie piccole.
  • Menta acquatica o acquaiola. Si trova come erba spontanea, cresce su piccoli laghetti e acquitrini o terreni molto umidi.

Esiste anche una pianta chiamata a volte “menta romana”, che però non ha molto in comune con la menta vera e propria se non il sapore, si tratta dell’erba di san Pietro (tanacetum balsamita).

Utilizzo e proprietà

Utilizzo culinario. La menta è un’aromatica che ha davvero moltissimi utilizzi. In cucina può aromatizzare le insalate e in generale si usa come spezia soprattutto sulle verdure (da provare le zucchine alla menta), ma è anche ideale per tisane o abbinata al tè. Si possono poi fare un ottimo liquore e gli sciroppi da cui prendono vita rinfrescanti ghiaccioli, bevande e gelati. Nei cocktail estivi poi la menta fresca è un must, uno su tutti il celebre mojito.

Proprietà della menta. La menta è una pianta officinale ricca di proprietà. Il più famoso beneficio portato dalla menta è l’effetto balsamico, in generale si attribuisce un effetto positivo sulle vie respiratorie. La menta è anche indicata come digestiva.

Articolo di Matteo Cereda

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