La motosega da potatura è un attrezzo davvero utile nel giardinaggio e nella gestione di un frutteto. Consente di realizzare interventi su rami difficilmente gestibili con le cesoie, senza scomodare una pesante motosega da abbattimento, ed è particolarmente utile nel lavoro in pianta o su scala e cestello, essendo maneggevole e leggera.

Le motoseghe per potare non sono tutte uguali: ad un occhio poco pratico potrebbero sembrare macchine molto simili, in realtà presentano anche grandi differenze, nel prezzo, nella qualità e nelle caratteristiche tecniche.

motosega da potatura

Abbiamo già visto come si sceglie una motosega, ora focalizziamo i consigli sulla scelta della motosega piccola, adatta alle operazioni di potatura. Anche in questo caso quando si sceglie bisogna per prima cosa avere ben presente quale tipologia di lavori si intende svolgere, in base a quello si potrà valutare budget, potenza richiesta, tipo e dimensione della barra. Qui di seguito proviamo a dar qualche consiglio in merito.

Cilindrata, potenza e peso

Le motoseghe da potatura a scoppio hanno una cubatura generalmente dai 20 ai 35 cc e potenze tra gli 1.2 e i 2.5 cv.  Come si può notare c’è un ampio range di potenza tra i diversi modelli, queste piccole motoseghe potrebbero sembrare tutte esteticamente simili, ma lato motore possono rivelarsi poi molto diverse tra loro.

Come in tanti ambiti, anche nella scelta della motosega per potare la potenza non è tutto. Sebbene in genere la compattezza non cambia molto e le dimensioni dei vari modelli presenti sul mercato sono tra loro molto simili non si può dire lo stesso riguardo al peso. Essendo attrezzi pensati per essere utilizzati in pianta, da scale o cestelli, o anche da terra su rami bassi, è importante acquistare un modello con una potenza congrua ma non sovradimensionata, e propendere per una motosega leggera. Altrimenti si rischia di non riuscire a gestirne il peso per la giornata di lavoro e di essere scomodi nell’uso.

In linea di massima per potature ornamentali e su piante da frutto una recente motosega con cilindrata da 25 cc può rappresentare una scelta efficace. Per potature drastiche o il taglio di branche nel corso di un abbattimento è caldamente consigliato scegliere una macchina più prestante, quindi spostare l’interesse verso motoseghe da 35 cc.

Impugnatura ed ergonomia

la motosega per potare

Anche se le motoseghe da potatura presentano impugnature e dimensioni che le rendono utilizzabili con una mano sola non è così che vanno usate, contrariamente a quanto fatto da tanti operatori troppo fiduciosi nella fortuna.

Quindi nella vostra scelta omettete tranquillamente questo parametro di valutazione: l’impugnatura della motosega deve essere comoda da prendere in modo saldo, ma con due mani. Lavorare a una sola è un’operazione rischiosa, da fare solo in casi particolari ed in condizioni precise.

Tipologia e lunghezza della barra

Come per le motoseghe da abbattimento, la barra non deve essere sovradimensionata rispetto alla potenza a disposizione, pena lo sforzare oltre misura il motore durante i tagli a piena barra. Quando il motore lavora in condizioni di sforzo eccessivo si impiega più tempo nel taglio, col risultato di dover gestire un peso maggiore sulle impugnature. Inoltre a lungo andare si usura l’attrezzo e la motosega potrebbe non durare a lungo.

Applicando questo ragionamento ai lavori di potatura risulta quindi fondamentale contenere peso e dimensione, massimizzando la velocità di taglio. Una barra da 25-30 cm vi permetterà di affrontare praticamente ogni taglio nel modo migliore.

Quanto alla tipologia, le barre cosiddette “carving” sono giustificate solo se dovrete eseguire opere di dendrochirurgia con tagli di precisione, ad esempio per asportare parti malate dell’albero. In caso contrario avrete sì una motosega con scarsa tendenza al rimbalzo e stabile nel taglio di punta ma ad un costo maggiore. Inoltre la barra in questione sarà un poco più delicata e non andrete a sfruttare appieno le caratteristiche acquisite.

taglio su pianta con motosega stihl

Motoseghe da potatura a batteria

Negli ultimi anni l’utilizzo di utensili a batteria si è via via diffuso maggiormente ed al giorno d’oggi è possibile anche impiegare motoseghe da potatura a batteria. Si tratta di modelli compatti, generalmente abbinati ad una batteria che trova alloggio nella scocca o ad un pacco batteria a zainetto collegato con un cavo. In questo secondo caso poi il peso della sola motosega rimane molto contenuto e l’autonomia già considerevole si prolunga ulteriormente.

I principali vantaggi sono due: la rumorosità minima e avvertibile solo durante il taglio e la coppia del motore elettrico, che rende queste motoseghe a batteria decisamente performanti.

Concludendo, valutate con attenzione di quanta potenza avrete realmente bisogno per la maggior parte del tempo di utilizzo, che tipo di tagli effettuerete e se potrebbe tornarvi utile o di interesse ridurre al minimo le emissioni sonore.

GTA 26: il potatore a batteria di STIHL

potare con GTA 26 STIHL

STIHL ha realizzato un attrezzo davvero interessante, il GTA 26, che reinventa il lavoro della motosega. Si tratta di un versatile potatore a batteria, pensato per l’uso a una mano, con una barra da 10 cm di lunghezza.

Tutto sulla motosega

Articolo di Luca Gagliani

attrezzi della stihl

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