La pianta dei cachi è di origine cinese, anche se nell’immaginario arriva dal Giappone, altro paese in cui è molto utilizzata. Essendo perfettamente coltivabile anche in Italia si è diffusa rapidamente nel nostro paese, tanto da essere ormai un frutto caratteristico nel frutteto autunnale.

La coltivazione di questo albero è molto semplice e il momento della raccolta è ricco di soddisfazione: si tratta di una delle piante più produttive del frutteto, i rami si caricano fino a rischiare di spezzarsi. Il kaki è anche molto ornamentale quando fruttifica: perde le foglie e si riempie di questi grossi frutti sferici di color arancio acceso.

cachi, frutti pronti

Essendo un frutto delicato bisogna avere l’accortezza di prenderlo tempestivamente e sapere come conservarlo. Quando si mangia un caco leggermente acerbo oltre al gusto meno dolce e sugoso ci si sente allappare la bocca, con la fastidiosa sensazione di avere la lingua legata. Per questo è importante saper capire quando i cachi sono maturi e mangiarli al momento giusto.

Come raccogliere i kaki

Periodo di raccolta. L’albero dei kaki produce i frutti a ottobre, il momento indicato per la raccolta è a partire dalla metà del mese e per tutto novembre. A seconda del clima e della varietà la raccolta può arrivare anche fino a dicembre.

Maturazione sull’albero o in cassetta. I cachi si possono cogliere maturi direttamente dai rami della pianta, ma più spesso vengono presi acerbi e lasciati maturare stoccandoli in cassette. Ci sono varietà più indicate per esser colte dall’albero mature perché sono meno delicate, come il caco mela. Prendere il kaki acerbo è vantaggioso perché si tratta di un frutto delicato e cogliendolo in anticipo si evitano molti problemi. Ecco le avversità che possono colpire i cachi sulla pianta:

  • Uccelli. I cachi sono frutti molto amati dagli uccelli, che attratti dal colore arancione acceso della buccia arrivano a beccarne la polpa.
  • Vento. Questa pianta è molto fruttifera e i rami sono tanto carichi di frutti che il vento potrebbe spaccarli.
  • Piogge. Quando il frutto matura la sua buccia è molto delicata e una pioggia forte potrebbe danneggiarla.
  • Gelo. Il periodo autunnale in particolare al nord Italia può portare i primi freddi che rovinerebbero il raccolto.
  • Insetti. La dolcezza del kaki maturo potrebbe attrarre insetti come la drosophila suzukii o la mosca della frutta.

Capire quando è maturo il frutto

Capire il momento migliore. Anche se si vuole far maturare i frutti in cassetta bisogna evitare di raccoglierli quando sono verdi, meglio aspettare che la buccia si colori interamente di giallo. In questa fase il caco è comunque ancora acerbo ma ben formato, al tatto resta molto duro. Il frutto maturo invece ha buccia generalmente arancione acceso e si sente morbido al tatto, tanto che se si stringe troppo ci si trova con le dita immerse nella sua polpa zuccherina.

Come si coglie. Il frutto deve esser raccolto completo della sua attaccatura, per questo è utile usare una cesoia per tagliare il picciolo dal ramo. In alternativa si può ruotare i cachi torcendo il peduncolo fino a provocarne la rottura. Se ci si limita a tirare il frutto si rischia di lasciare il calice attaccato alla pianta. Possiamo se i frutti sono molto in alto provare ad avvalerci di un raccoglifrutta con asta telescopica.

cachi sulla pianta

Conservare i cachi e farli maturare

I kaki maturi durano poco e la pianta è spesso molto generosa, per questo è utile qualche spunto su come conservarli al meglio e gestire la loro maturazione.

Conservazione

I cachi raccolti vanno tenuti in cassette tipo quelle della frutta, da conservare in un luogo poco illuminato, fresco e asciutto. Non bisogna sovrapporli perché maturando i frutti diventano tanto morbidi che il peso di quelli superiori danneggerebbe i cachi sotto. Possibilmente dovrebbero stare alla larga, anche staccati tra loro, e aver cura che i piccioli siano verso il basso e non rivolti verso i frutti vicini.

Kaki essiccati

Il frutto del kaki è buonissimo essiccato: per ottenere kaki secchi basta prendere frutti non troppo maturi e tagliarli a fette di circa 5 mm di spessore. In forno ventilato a bassa temperatura o meglio in essiccatore si essiccano in poche ore. Il risultato è un dolcissimo disco arancione, gustoso come una caramella.

Maturazione in cassetta

Chi raccoglie i cachi acerbi deve poi farli maturare lontano dalla pianta. Per farlo si possono mettere alcune mele in mezzo ai frutti del caco e coprire con un tessuto. Chi ha un frutteto può utilizzare le meline di scarto per questa operazione. Le mele rilasciano etilene, che ha ruolo di ormone di maturazione. In questo modo i cachi maturano nel giro di una settimana.

Maturazione scalare. Dosando l’aggiunta di mele alle cassette di cachi acerbi si può scegliere di far maturare i frutti scaglionati, in modo da averli pronti per il consumo con una disponibilità scalare da novembre a gennaio.

Articolo di Matteo Cereda

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