In agricoltura ci sono vari metodi per difendere le colture dagli insetti parassiti ed è molto interessante l’utilizzo di microrganismi entomopatogeni per una difesa completamente naturale.

La Beauveria bassiana è un fungo ascomicete che viene utilizzato per la preparazione di un particolare bio-insetticida, molto valido e utilizzato soprattutto in agricoltura biologica, come altri preziosi funghi antagonisti che possono aiutare la difesa ecosostenibile delle colture.

beauveria bassiana

Poiché si tratta di un preparato del tutto innocuo per l’ambiente e per la salubrità dei prodotti raccolti, potremmo imparare ad utilizzarlo anche nell’orto di casa e sulle piante da frutto. Vediamo quindi di capire meglio in che cosa consiste il prodotto, quando e come utilizzarlo per contrastare i parassiti.

Un fungo entomopatogeno

La Beauveria bassiana è un fungo entomopatogeno, cioè capace di provocare malattie a determinati insetti. Il suo nome deriva da Agostino Bassi (1773-1856) il naturalista che studiava la grave malattia del “calcino” del baco da seta e scoprì nel 1835 che era determinato da questo fungo. Capì che la malattia poteva essere trasmessa da un insetto all’altro e che questo provocava facilmente delle epidemie.

In seguito, fu scoperto che il fungo poteva infettare anche determinati insetti nocivi per le colture, e che questa caratteristica poteva trovare una buona applicazione nella lotta microbiologica.

Modalità di azione della Beauveria bassiana

Il meccanismo di azione della Beauveria bassiana è per contatto. Le spore del fungo germinano nella cuticola degli insetti attaccati e le sue sottili ife fungine penetrano nel loro corpo, sprigionando tossine che li portano alla morte nell’arco di 3-5 giorni.

Alcuni ceppi del fungo però non sprigionano tossine, ma causano comunque la morte dell’insetto per la sola penetrazione meccanica e a causa della sua moltiplicazione nel corpo della vittima. Dopo la morte si possono notare i corpi degli insetti ancora presenti sulla coltura ricoperti da efflorescenze bianche.

La temperatura e un’elevata umidità ambientale sono fattori importanti per l’efficacia del trattamento, perché garantiscono una buona germinazione delle spore del fungo.

Contro quali parassiti agisce

L’acquisto di una confezione di prodotto a base di Beauveria bassiana verrà facilmente ammortizzato, in quanto lo si può utilizzare efficacemente su varie colture. Ricordiamo che, mentre nelle coltivazioni private si può avere una certa flessibilità, in ambito agricolo professionale l’utilizzo è consentito sulle colture per le quali il prodotto commerciale è registrato, e per difenderle da determinati insetti. Queste informazioni si trovano elencate sull’etichetta.

Leggendo l’etichetta di uno dei prodotti in commercio, si può ottenere una panoramica delle piante da orto e da frutto su cui possiamo intervenire con la Beauveria bassiana, alle quali si possono aggiungere anche le ornamentali:

  • Patate: contro gli elateridi (vermi fil di ferro), con trattamenti al terreno in pre-trapianto e alla rincalzatura.
  • Pomodoro: contro elateridi e ragnetto rosso.
  • Agrumi: aleurodidi, mosca della frutta.
  • Ulivo: contro la mosca olearia.
  • Drupacee: mosca del ciliegio, mosca della frutta, tripidi.
  • Melo, pero e altri frutti: contro la mosca della frutta e la tingide.
  • Vite: mosca della frutta, cicaline.
  • Nocciolo, castagno: balanino.
  • Pesco: tripide estivo.
  • Basilico: tripide.
  • Peperone e melanzana: elateridi, ragnetto rosso, aleurodidi, tripidi.
  • Carote: elateridi.
  • Cucurbitacee, fragola, lampone, rovo, floreali, piante ornamentali: ragnetto rosso, aleurodidi, tripidi, afidi.
  • Lattuga, endivia, radicchio: ragnetto rosso e aleurodidi.

Come fare i trattamenti

I prodotti commerciali a base di Beauveria bassiana possono essere liquidi (sospensioni concentrate) o sotto forma di polveri bagnabili. Devono essere utilizzati quindi in apposite attrezzature mediante diluizione.

La diluizione deve essere eseguita sempre secondo quanto consigliato dall’etichetta, e può variare a seconda delle specie da trattare. In alcuni casi l’indicazione viene data in millilitri/ettolitro di acqua, in altri millilitri/ettaro di coltura, quindi è importante leggere attentamente e fare dei calcoli in base alla nostra superficie all’attrezzo disponibile per la distribuzione.

Secondo alcune osservazioni, lasciare il prodotto in acqua nelle 2 o 3 ore che precedono il trattamento velocizza la germinazione delle spore.

Per l’esecuzione dei trattamenti è importante scegliere le ore della mattina presto o il tramonto, quando in genere l’umidità è elevata.

Essendo un prodotto naturale, è molto importante utilizzarlo quando l’infestazione sta iniziando ed è ancora leggera, evitando di arrivare già ad un livello di danno notevole, perché la Beauveria bassiana pur essendo efficace, non ha un alto potere abbattente. Per la stessa ragione, il trattamento deve essere ripetuto anche 3 o 4 volte, in alcuni casi 5, con intervalli di una settimana, assicurando sempre una buona copertura delle piante.

Per la nostra salute non sono indicate particolari precauzioni da prendere, se non quella di indossare indumenti protettivi, occhiali e mascherina, ed evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.

Pericolosità per l’uomo e l’ambiente

I prodotti a base di Beauveria bassiana non provocano conseguenze dannose né sulla salute umana e animale né per l’ambiente.

Compatibilità con altri prodotti

Per quanto riguarda la compatibilità con altri prodotti, nel caso in cui dovessimo eseguire, nello stesso periodo, anche dei trattamenti contro le malattie fungine, è bene sapere che la compatibilità, ad esempio, con lo zolfo, e con il Bacillus subtilis, non è totale. Sarebbe meglio lasciare almeno 2 o 3 giorni tra i due diversi tipi di trattamento.

Invece non sono stati riscontrati problemi di miscibilità con altri insetticidi.

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Articolo di Sara Petrucci

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