L’orto inglese di Lucina a fine giugno, ecco il quarto capitolo del diario di coltivazione di Lucina. Se vi siete persi le puntate precedenti potete trovarle in coda all’articolo.

orto a fine giugno

Meglio il caldo eccessivo o il freddo?

Anche giugno qui in Inghilterra è stato un mese inclemente dal punto di vista del tempo, con temperature molto basse (spesso non oltre gli 11, 12 gradi) e molta pioggia. C’è stata qualche giornata di sole ma rara. Solo verso la fine del mese le temperature hanno finalmente cominciato ad alzarsi.

All’improvviso è arrivato il “gran” caldo ( ma non fatevi illusioni! Il picco è di 25-26 gradi qui al nord dell’Inghilterra!) e gli inglesi hanno cominciato a lamentarsi. La verità è che non sono mai contenti del tempo: o fa troppo freddo, o c’è troppa pioggia, o c’è troppo vento, o fa troppo caldo… Come farebbero a sopravvivere alle temperature che ci sono in Italia? Impossibile! Soprattutto in questo periodo dove c’è stato un caldo torrido in tutta Europa, Italia inclusa…Bah! Quando si lamentano per il caldo veramente non hanno idea di cosa significhi. La parola afa non esiste neanche nel loro dizionario! Questa è una cosa che non capirò mai: la loro perenne insoddisfazione riguardo al tempo. A questo punto sorge spontanea una domanda: se si deve scegliere, cosa è meglio per un orto: avere temperature troppo alte o troppo basse con pioggia eccessiva?

Un problema: il fenomeno del “bolting”

cime di rapa andate a seme

Cime di rapa a seme: RIP!

Decisamente all’orto non fanno bene le temperature altalenanti che ci sono state a giugno, con sbalzi improvvisi di più di dieci gradi a volte. Come risultato alcune verdure, vale a dire una delle due varietà di spinaci che ho piantato, le cime di rapa (proprio quelle che avevo cercato di salvare dall’altica!) e le cipolle rosse sono montate a seme.

In inglese questo fenomeno si chiama “bolting”. Il termine significa quelle verdure che fioriscono prima del tempo o che, “shoccate” da qualcosa, che può essere mancanza di acqua ma nel mio caso le temperature rigide inaspettate, cercano di produrre semi per autoriprodursi, pensando stia arrivando l’inverno. Così si mettono a fare fiori, ma questo non va bene perché il risultato è che la verdura in questione è kaput!

Le cime di rapa si devono raccogliere e mangiare quando i fiori sono ancora verdi, non gialli come nel mio caso. Gli spinaci quando vanno a seme diventano amarognoli e le cipolle producono una specie di gambo interno duro (quello dove c’è il fiore) , che oltre a non essere commestibile impedisce alla cipolla di essere conservata fuori dal terreno (tutte cose che mi hanno detto gli esperti).

Così a malincuore ho estirpato sia le cime di rapa che le piante di spinaci andate a seme e piantato del cavolo riccio russo (russian red kale) e dei broccoli viola (purple sprouting broccoli) al loro posto. Devo dire la verità mi è dispiaciuto eliminarli, dopo averli fatti amorevolmente crescere da seme. Ma purtroppo a volte nell’orto bisogna essere spietati. Non si può lasciarsi intenerire! O si finisce senza verdure da mangiare. Never mind! Le cipolle rosse però le ho lasciate nel terreno anche perché non sono ancora pronte per essere raccolte e non tutte sono fiorite. Quindi alcune si sono salvate, si vedrà.

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Quando la cipolla monta a seme. Come mai succede e cosa si può fare quando la cipolla decide di andare in fiore prima del tempo.

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Piante amiche

Ho riempito tutto lo spazio disponibile di verdure diverse: le ultime ad essere piantate durante il mese di giugno sono state: del cavolo nero di Toscana, una zucca chiamata Marina di Chioggia, un’altra rampicante chiamata red kuri, un paio di butternut squashes (non so il nome in italiano), dei piselli mangiatutto e delle pannocchie. Ma oltre a queste ho anche messo dei fiori tra i vari ortaggi o ai bordi dell’orto.

Ad essere precisi delle piante di calendula, dei tageti e dei nasturzi , che vengono definite dagli orticultori companion plants o piante amiche. Questo non solo perché ravvivano l’orto con i loro colori e attirano le farfalle e gli insetti impollinatori come le api, di cui ovviamente c’è bisogno nell’orto, ma anche perché sono di beneficio a certe verdure.

Sprigionano infatti un’essenza che allontana alcuni parassiti tipici dell’orto, tipo gli afidi, “salvando” così le verdure. In altre parole sono delle specie di soldati che difendono l’orto dagli attacchi di parassiti vari. Inoltre i fiori di queste piante sono commestibili e quindi possono essere mangiati, ad esempio nelle insalate o usati per abbellire certi piatti. Idem per i fiori di viola, che ho anche piantato nell’orto perché mi piacciono molto. Ma anche l’occhio vuole la sua parte ed i fiori sono belli anche per rallegrare la casa così ne ho piantati alcuni con l’intenzione di tagliarli e metterli poi in vasi: oltre ai piselli odorosi menzionati il mese scorso ho anche piantato due dalie e dei cosmo, che producono in continuazione dei bellissimi e coloratissimi fiori che sembrano delle margheritone.

Più se ne raccolgono più ne crescono, a quanto pare. Quando fioriranno il mese prossimo posterò alcune foto.

fiori di tagete e zucchine

I tageti con i loro amici zucchini

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Tagete contro i nematodi. Le radici del tagete sono sgradite ai nematodi galligeni, parassiti che danneggiano le piante dell’orto. Possiamo quindi usarli come consociazione positiva.

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Trovatelli spontanei

Ogni tanto nel mio orto tra le varie verdure scopro un germoglio che sta crescendo ma che non riconosco come erba infestante. In tal caso lo trapianto in qualche angolino e aspetto a vedere cosa cresce. Sono i miei “trovatelli” che spesso e volentieri si rivelano essere dei fiori. Tra gli ultimi arrivati ho riconosciuto ad esempio un papaverone. Devo ancora scoprire il nome degli altri (guardate la foto). Ad ogni modo per ora queste piantine stanno crescendo felici assieme alle loro sorelle e fratelli adottivi, vale a dire le normali verdure. E perché no? E’ bello essere caritatevoli ed accogliere nel proprio orto quello che il vento ci ha portato….

fiori spontanei

Successi ed insuccessi

Ma cosa sono riuscita a raccogliere nell’orto nel mese di giugno? In verità non ancora molto. La maggior parte delle verdure non sono ancora cresciute o cresciute a sufficienza. Dovrò aspettare luglio e agosto per la raccolta.

Patate, barbabietole e fave sono molto promettenti. Spinaci e bietole arcobaleno stanno riproducendosi a velocità supersonica. Un vero successo. Potrei andare lì ogni giorno e portarne a casa un sacchetto della spesa pieno!

Ho inoltre raccolto i primi zucchini, che paiono felici come pasque. Anche loro stanno crescendo rapidamente.

I pomodori invece sono ancora MOLTO indietro ed in verità hanno un aspetto un po’ rachitico. Sono apparsi i primi pomodorini verdi ma ancora poca roba. Immagino che rispetto a quelli cresciuti nelle serre siano indietro di almeno un mese buono. Questo a causa del maltempo e del freddo, come accennato all’inizio. Nel frattempo continuo a fertilizzarli regolarmente con il prodotto apposito per pomodori ma per ora non vedo ancora risultati visibili. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Chissà se riuscirò a mangiarne qualcuno quest’anno!

Altra buona notizia: i lamponi stanno cominciando a maturare e qualcuno ce lo siamo anche già mangiato ma dovremo aspettare luglio prima di farne una scorpacciata. Vedremo….

Un flop totale invece per ora sono le melanzane. Dire che non sono felici è un eufemismo. Oltretutto sono state anche loro prese di mira dall’altica quindi hanno un aspetto davvero triste e poco sano. Poveracce! Beh, qualche insuccesso bisogna metterlo in conto,no? Vedremo se le cose miglioreranno con le temperature più alte.

biete, melanzane e pomodori

Le bietole felici, la melanzana triste, il pomodoro timido.

Bee Happy

Uno dei miei hobby è il mosaico così ho pensato bene di rallegrare il contenitore di legno riservato al compost con qualche ape, qualche fiore e una lumachina, tutte fatte con pezzettini di vetro. In alto la scritta Bee happy, che è un gioco di parole con la parola inglese bee, che significa “ape”.

Come accennato all’inizio nell’allotment ci sono anche degli alveari quindi ho deciso di celebrare la presenza di questi utili e vitali insetti immortalandoli in un mosaico. Non è un capolavoro, intendiamoci, ma mi fa sorridere ogni volta che lo vedo.

mosaico bee happy

Le vacanze e l’orto

A luglio andrò in vacanza per due settimane (in Italia sulle amate Dolomiti) e sono già qui in fibrillazione, che mi preoccupo per le mie amate verdurine. Chi si prenderà cura di loro? Cosa succederà durante la mia assenza? Soffriranno? O addirittura moriranno? La mia amica Janet, che è la mia compagna di orto, andrà purtroppo in vacanza esattamente nello stesso periodo.

Quando abbiamo prenotato le ferie non avevamo ancora l’orto. Maledizione!! Dovremo trovare una persona fidata che ce lo tenga d’occhio, bagni le piante se non piove, ecc. Non vorrei che tutta la fatica ed i piccoli successi dei mesi scorsi andassero in fumo. Vi farò sapere nella prossima puntata.

Mi sa che il prossimo anno io e la mia amica dovremo programmare le nostre vacanze in modo che non coincidano. O non andare più in vacanza durante l’estate. Le cose che si fanno per il proprio orto,eh? Alla prossima volta!

Capitolo precedente

DIARIO DI UN ORTO INGLESE

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Articolo di Lucina Stuart

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