domanda sulle erbacce
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Ci sono reali differenze fra sementi biologiche e non bio? Cioè i vari prodotti chimici e pesticidi rimangono impregnati nel seme? Non conta di più con che metodo coltiverai poi tu quel seme? saluti e grazie.

(Luca)

Ciao Luca

Ti ringrazio per la domanda che è certamente molto interessante. Premetto che non ho gli elementi tecnici per darti una risposta nel merito che possa essere esaustiva: non sono un chimico e non sono in grado di dirti quanto un trattamento al seme possa passare poi all’orto e alla pianta nata dal seme in questione. Su questo se qualche lettore volesse contribuire lo invito a farlo, tramite il format dei commenti in coda a questo testo.

Perché comprare semi bio

Anche assumendo che i trattamenti chimici sui semi siano poca cosa, io ritengo sia meglio comunque comprare semi biologici. Provo a spiegare le mie ragioni, la prendo un po’ alla lontana cercando anche di rispondere ai vari interrogativi che poni con la tua domanda.

I possibili problemi legati a un uso spregiudicato della chimica sulla semente a mio avviso sono due:

  • I trattamenti chimici non sono solo prodotti “di copertura”, ovvero che restano all’esterno della pianta, come fa ad esempio il rame. Moltissimi sono trattamenti sistemici, che penetrano i tessuti e condizionano dall’interno l’organismo vegetale. Questo significa che un trattamento può essere anche interno al seme. Come anticipavo non ho competenza specifica per entrare nel merito e dire quanto questo possa essere tossico in prospettiva sulla futura coltivazione. Nel biologico non si possono usare prodotti sistemici e quindi un seme bio è garantito da questo punto di vista.
  • Se sono stati effettuati trattamenti “disinfettanti” sulla semente quando la mettiamo nell’orto questi trattamenti finiscono nel suolo, seppur in quantità molto piccola per via delle dimensioni del semino. Può essere un danno piccolo ma è pur sempre danno. Bisogna tener conto che i fungicidi “disinfettanti” uccidono non solo funghi parassiti ma anche microrganismi del suolo molto utili per la fertilità del terreno e per la salute delle piante (EM e micorrize).

Ora queste due motivazioni potrebbero essere considerate marginali se vogliamo (in questo caso letteralmente) “guardare solo il nostro orticello”: sicuramente il metodo di coltivazione conta infinitamente di più rispetto alla provenienza del seme.

Se però guardiamo le cose da un punto di vista più ampio capiamo perché è cosa buona e giusta comprare sementi bio. Per noi che compriamo qualche semino poco importa come questo sia stato ottenuto ma proviamo a pensare cosa succede nell’azienda che vende la semente. Su pochi semi la chimica potrebbe non contare nulla ma a livello ecologico quanto impatta un’azienda che produce tonnellate di semi?

Il seme tradizionale potrebbe provenire da un’azienda che usa trattamenti chimici nocivi (pesticidi, fungicidi, diserbanti), questa azienda inquina gravemente l’ambiente e finanzia indirettamente le multinazionali della chimica che producono queste schifezze. Il seme biologico invece proviene da un’azienda che coltiva in modo più naturale, rinunciando all’uso di prodotti tossici e quindi rispetta l’ambiente. Questa scelta a mio parere è giusto premiarla, cosa che faccio orientando il mio acquisto verso il seme bio. Ovviamente non è detto che il seme non certificato sia di un’azienda “canaglia”, non intendo demonizzare nessuno, la certificazione bio è però una garanzia utile.

Quindi riassumendo io ritengo sia giusto comprare sementi bio per tre motivi:

  • Quanto può far male un trattamento chimico al seme? Che sia poco o che sia nulla, nel dubbio la risposta più sicura rimane di certo quella di comprare semi non trattati.
  • Una scelta etica. Se compro semi bio scelgo un produttore più ecosostenibile, che ha fatto delle scelte ben precise in materia di impatto ambientale. Se compro semi tradizionali invece potrebbe essere che stia finanziando un’azienda che fa uso di pesticidi, fungicidi e diserbanti inquinanti.
  • La differenza di costo è bassissima. I semi biologici in genere differiscono di pochi centesimi da quelli convenzionali, a volte non sono neanche più costosi. Quindi girando la domanda: perché non comprare semi bio?

Infine: tanti mi scrivono che non comprano semi bio perché non riescono a trovarli facilmente, per fortuna ultimamente si stanno diffondendo sempre più ed eventualmente li trovate su internet, ad esempio a questo link.

Nota a margine: oltre al discorso della metodica biologica a mio parere sui semi è importante verificare che non siano ibridi F1, in modo da poter propagare la varietà.

Risposta di Matteo Cereda

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