domanda sulle erbacce

Ciao, questo è il primo anno in cui mi accingo a seminare le piante del mio orto (pomodori, zucchine, melanzane, cetrioli). Negli anni precedenti avevo acquistato le piantine direttamente dal vivaista, quest’anno ho deciso di cambiare e provare questa nuova esperienza. Mi sono procurato i semi e il semenzaio ora avrei bisogno di sapere quale terriccio utilizzare, ho visto che in commercio ce ne sono tantissimi e mi sento un po’ disorientato. Grazie.

(Fulvio)

Ciao Fulvio

Per prima cosa complimenti per esser passato alle semine! Non ha prezzo la soddisfazione del veder germogliare la propria piantina e farla crescere nel semenzaio, a parte il risparmio economico rispetto a comprare in vivaio, che non è da buttar via. Il prossimo passo sarà tenere le sementi di anno in anno, preservando le varietà, ma non corriamo troppo avanti e proviamo a dare una risposta alla tua domanda.

Il terriccio del semenzaio

Anche se il terriccio in semenzaio è un po’ come il suolo dell’orto, elemento base della coltivazione, fino a che le piante sono piccole risultano molto meno esigenti. Io forse banalizzo un po’ la questione ma secondo le mie esperienze la maggior parte dei terricci che trovi in commercio vanno bene, purché non siano specifici per piante acidofile, che hanno diverse esigenze di ph.

Per il resto la presenza di concimi particolari non è importante. Molto spesso il marketing delle aziende porta a vantare terricci miracolosi, ma di fondo le esigenze di una piantina neonata sono bassissime. Ci sono importanti caratteristiche fisiche che deve avere la terra di semina (terreno sciolto, drenante, capace di trattenere l’acqua) ma sono abbastanza banali da ottenere, tanto che ci si può anche fare il terriccio da soli. Nello scegliere la terra ti consiglio di cercare un terriccio biologico certificato, almeno eviterai eventuali trattamenti chimici residui.

Si potrebbe usare un terriccio universale invece che il terriccio specifico da semine, anche se spesso il substrato universale è un po’ troppo grossolano, mentre quello per semenzaio è vagliato fine.

Come farsi il terriccio da soli

La terra per il semenzaio puoi anche farla da te, miscelando un po’ di buona terra del tuo orto ad altri elementi quali torba bruna e sabbia di fiume. Anche fare il terriccio con l’humus può aiutare lo sviluppo dell’apparato radicale delle piantine

Le caratteristiche giuste per il terriccio del semenzaio sono queste:

  • Drenante. Non deve favorire ristagni di acqua che possano far marcire i semi. Per questo spesso si usa miscelare la sabbia silicea, mentre bisogna evitare terricci argillosi.
  • Soffice. Le radici emesse dalla giovane piantina non devono trovare difficoltà nel radicarsi, anche a questa caratteristica è utile la sabbia, oltre a torba e humus.
  • Capace di trattenere l’umidità. Pur senza ristagni il terriccio non deve seccarsi troppo in fretta, una buona capacità di ritenzione idrica è ottimale. Qui vengono in aiuto humus e torba.
  • Moderata presenza di elementi nutritivi. Ovviamente la terra non deve essere povera, ma le esigenze di una pianta appena nata sono molto basse, quindi non occorre concimare il terriccio.
  • Fine. Non devono esserci grumi o materiale grossolano.

Una buona terra per le semine si ottiene mischiando sabbia silicea 30%, torba scura 30% e terra dell’orto 40%, se poi si vuole aiutare al meglio le piantine si può sostituire metà della terra con humus di lombrico (che diventa quindi 20% del totale). Queste percentuali sono da prendere come indicative, non è una ricetta esatta, io miscelo a occhio.

Spero di essere stato utile. Un saluto e buona coltivazione!

Matteo

Risposta di Matteo Cereda

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