piselli saniQuesto articolo è dedicato alla difesa dei piselli dai principali insetti e parassiti animali, secondo tecniche e con prodotti per una coltivazione biologica.

Il pisello è una delle colture primaverili più importanti e non dovrebbe mai mancare nell’orto: il raccolto è nutriente e conservabile e perché si tratta di una leguminosa. La presenza di leguminose nelle rotazioni è fondamentale per la fertilità della terra, perché dalla simbiosi radicale col batterio azoto-fissatore queste piante ricevono azoto e lo rendono disponibile al terreno anche per le colture successive, riducendo la necessità di concimi azotati.

Nell’ottica di coltivare i piselli con metodo biologico è bene imparare a identificare e a contrastare con sistemi naturali i principali insetti che possono danneggiare la coltura.

Vale la pena ricordare, tuttavia, che una coltura sana e rigogliosa è più resistente alle diverse problematiche, e la prima forma di prevenzione da queste è una buona gestione colturale.

La concimazione non va trascurata: anche se il pisello ricava azoto dalla simbiosi radicale di cui sopra, richiede comunque una nutrizione di fondo da cui prendere gli altri elementi nutritivi come potassio, e fosforo, mentre necessita di pochi interventi di irrigazione poiché cresce in una stagione fresca e mediamente piovosa. Nel nord Italia è tra i primi ortaggi che si seminano a fine inverno, mentre al centro e sud si può portare avanti seminandolo in autunno per anticiparne la raccolta.

Questo legume è una specie piuttosto rustica, semplice da coltivare, sia nelle varietà nane sia in quelle rampicanti e mezza rama. Desidera temperature fresche per il suo sviluppo perché il caldo va a discapito della qualità dei baccelli, per questo non andrebbe seminato tardi, ma bisogna sfruttare il periodo di fine inverno- inizio primavera per farlo.

Svolgendo parte del proprio ciclo in un periodo in cui i parassiti sono ancora in svernamento, di solito nei primi mesi di coltivazione non si riscontrano problemi a carico di questa specie. Capita però che con l’arrivo della primavera anche i piselli vengano minacciati da alcuni insetti potenzialmente capaci di rovinare proprio i baccelli in formazione.

Uso dei corroboranti

I corroboranti sono prodotti innovativi sempre più utilizzati in agricoltura negli ultimi anni: si tratta di sostanze di origine naturale che, irrorare sulla parte aerea delle piante, aiutano queste ultime ad essere molto più resistenti alle avversità che potrebbero colpirle.

Poiché non è possibile, almeno nelle coltivazioni professionali, utilizzare dei bioinsetticidi non registrati sul pisello contro determinati insetti, una delle migliori soluzioni, se si vuole coltivare con metodo ecosostenibile, è quella di partire con una buona strategia preventiva. Oltre al rispetto delle rotazioni, alle corretta densità della coltura, alle irrigazioni solo su suolo e non sulla vegetazione, e tante altre accortezze ancora, anche l’uso regolare dei corroboranti viene in grande aiuto. Tra i corroboranti sicuramente più validi ci sono ad esempio le farine di roccia come zeolite e caolino, che hanno un effetto deterrente verso molti insetti dannosi.

Vediamo quindi quali sono i principali insetti che potremmo trovare sui piselli.

Tonchio del pisello

Il tonchio è un coleottero che compare quando le temperature ambientali si stabilizzano tra i 15 e i 20 °C. Gli adulti svernanti vanno sulle piante in fioritura, si alimentano nel polline e poi depongono le uova sui baccelli. Il danno del tonchio è causato dalla larva che penetra nei semi erodendoli dall’interno fino a svuotarli completamente. L’insetto compie una sola generazione all’anno e l’adulto sverna restando annidato nel seme conservato, che diventa quindi inutilizzabile per la semina dell’anno successivo. Contro il tonchio si possono fare trattamenti con prodotti a base di piretro, e nel caso di coltivazione professionale, solo con quei prodotti espressamente registrati anche per il tonchio sul pisello.

Tortrice

Si tratta di un lepidottero che depone le sue uova sulle foglie dei piselli, e le larve che nascono penetrano poi nei baccelli e arrecano danno ai semi in formazione. Dopo 3-4 settimane le larve escono dai baccelli e cadono al suolo per fare la loro metamorfosi che porterà a nuovi adulti nella primavera successiva.

Sitona

La sitona è un insetto lungo 4-5 mm da adulto, di colore grigio-bruno a bande longitudinali più chiare. Inizia ad attaccare dal mese di aprile provocando erosioni fogliari, soprattutto a carico delle foglie più basse. Poi depone le uova al piede delle piante o sulle foglie più basse, e da queste nascono larve che penetrano nel terreno e si cibano delle radici e dei tubercoli radicali. Generalmente il danno a carico delle piante è irrisorio e si può quindi sopportare abbastanza tranquillamente, ricordando però di mettere sempre in atto le rotazioni colturali come precauzione generale per limitare il proliferare dei parassiti.

Tripide

Il tripide del pisello in genere compare alla formazione dei bottoni fiorali, e li punge prima che questi schiudano per poi andare avanti anche a fioritura avvenuta, in quanto si ciba del polline. Purtroppo, i fiori interessati da numerose punture disseccano e di conseguenza da questi non si formano poi i baccelli. Sui baccelli che riescono a svilupparsi, il tripide continua a pungere e in certi casi i baccelli non maturano oppure mostrano notevole rugginosità.

Afidi (afide verde del pisello e afide nero delle fave)

I piselli possono esser attaccati dall’afide verde del pisello, più specifico, ma anche dall’afide nero della fava. Oltre a causare deperimenti vegetativi e melata appiccicosa sulle parti aeree delle piante, gli afidi sono i principali vettori delle malattie virali, come il virus del mosaico del pisello. Quindi bisogna tenerli a freno con tutte le misure precauzionali valide per proteggere ogni pianta dagli afidi: irrorare estratti preventivi di ortica o di aglio e favorire la presenza dei predatori naturali: coccinelle, crisope e sirfidi, facendo lo sforzo di riconoscerne anche le larve, di cui si trovano molte fotografie, e non scambiandole per parassiti. Trattamenti a base di sapone di Marsiglia diluito in acqua o col Sapone molle di potassio, di solito funzionano bene per sconfiggere gli afidi.

Mosca grigia dei semi

Gli adulti di questo dittero compaiono in aprile dopo aver svernato allo stadio di pupa. Depongono le uova nel terreno in prossimità dei semi e le larve li danneggiano nella loro germinazione ed erodono i cotiledoni delle plantule che stanno nascendo, bloccandone l’ulteriore sviluppo. L’infestazione di questo parassita è più frequente su suoli umidi e ricchi di sostanza organica non ben decomposta, ma in realtà si può evitare seminando i piselli nel periodo più indicato, ovvero tra febbraio e tutto marzo al massimo, in modo che ad aprile, quando la mosca si risveglia, le piantine siano già abbastanza avanti.

Mosche minatrici

Le foglie delle piante di pisello possono anche essere attaccate da mosche minatrici di varie specie, che solitamente sono polifaghe e attaccano più ortaggi. Il loro danno è lo scavo di sottilissime gallerie (mine) nel lembo fogliare, sul quale si notano segni e ingiallimenti. Il danno però è di solito lieve e tollerabile.

Approfondisci: coltivare i piselli

Articolo di Sara Petrucci

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